Siena è la prima provincia, per valore, delle Dop Igp della Toscana, con 426 milioni di euro, seguita da Firenzee Grosseto. Dati che raccontano un vero e proprio patrimonio del territorio, voce economica determinate, simbolo di tradizione e cultura e motore dei flussi turistici.
Alle 16.00 di lunedì 4 febbraio a Siena, al Santa Maria della Scala, le produzioni Dop Igp della Toscana saranno protagoniste nel Convegno “La cultura della qualità in Toscana”che sarà condotto dalla giornalista senese Annalisa Bruchi. I lavori saranno introdotti dal sindaco di Siena Luigi De Mossi, dal presidente della Provincia di Siena Silvio Franceschelli e dal presidente della Fondazione Mps Carlo Rossi.
Angelo Riccaboni, presidente Fondazione Prima, parlerà di innovazione nel settore AgriFood in Toscana, Ruggero Larco, dell'Accademia italiana della cucina, racconterà l'arte culinaria toscana con riferimenti al maestro Righi Parenti, Simone Bastianoni, dell'Università di Siena, interverrà sul tema ambiente e sostenibilità partendo dall'eredità di Enzo Tiezzi, Francesco Cipriani, medico specialista scienza della nutrizione, parlerà della piramide alimentare toscana tra tradizione alimentare e valori salutistici.
Alle 17.00 si terrà la tavola rotonda “Le esperienze dei Consorzi di tutela”con alcune case history di realtà toscane sia agroalimentari che vitivinicole che saranno introdotte dal presidente del Consorzio Olio toscano Igp Fabrizio Filippi. Previsti gli interventi di Stefano Campatelli, Consorzio Vernaccia di San Gimignano Dop, Andrea Righini del Consorzio Pecorino toscano Dop, Christian Sbardella del Consorzio Olio toscano Igp, Donatella Cinelli Colombini, Consorzio Vino Orcia Dop, Stefano Mengoli, Consorzio di tutela Vitellone bianco dell'appennino centrale. Concluderà i lavori l'assessore all'Agricoltura della Regione Toscana Marco Remaschi.
Dalle 18.00, i Consorzi di tutela delle Dop Igp toscane agroalimentari e vitivinicole, saranno presenti nel passeggio del Santa Maria della Scala, con un'esposizione dei prodotti certificati che sarà possibile degustare.
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Fonte: Fondazione Qualivita