"Federdoc continua nel suo impegno internazionale a difesa delle denominazioni d'origine italiane. E dopo aver fondato Efow, European federation of origin wines, allarga ora il proprio orizzonte con l'ambizione di portare la propria esperienza su consorzi dei produttori, i sistemi di certificazione e la sostenibilità a confronto con le esperienze mondiali in continua crescita. Anche in quest'ambito crediamo che Federdoc possa essere un fattore di crescita".

Così Riccardo Ricci Curbastro, presidente di Federdoc, ha commentato l'adesione della Confederazione ad Origin, la coalizione mondiale delle denominazioni di origine e delle indicazioni geografiche.

La scelta di Federdoc avviene in una fase cruciale per il settore, sia a livello europeo che internazionale.
Da un lato, infatti, l'Unione europea è impegnata nel negoziato di accordi bilaterali con mercati strategici per i vini italiani a denominazione, come il Mercosur, l'Australia e la Nuova Zelanda, e nella riforma della Politica agricola comune. Dall'altro, a livello mondiale, sono molte le sfide che attendono le denominazioni di origine e le indicazioni geografiche: il dibattito sullo sviluppo sostenibile, i rischi concreti di un ritorno di politiche protezionistiche e la protezione su internet.

"La presenza di un'associazione prestigiosa come Federdoc rafforza la voce di Origin presso le istituzioni regionali e internazionali. Arricchisce, inoltre, il dibattito e lo scambio di esperienze all'interno della nostra rete mondiale", ha affermato il presidente di Origin Claude Vermot-Desroches.

A fargli eco è il direttore di Origin Massimo Vittori: "il tema della sostenibilità, declinata nelle componenti economica, sociale e ambientale e dei relativi adeguamenti che questa impone a tutti gli attori economici, rappresenta una sfida cruciale per i prossimi decenni".
"L'esperienza di Federdoc in questo settore - ha concluso - è sicuramente uno stimolo per Origin a continuare il percorso intrapreso in questo campo".