La Commissione europea ha proposto un pacchetto di misure di aiuto aggiuntive per gli agricoltori colpiti dalla siccità estiva: pagamenti anticipati fino al 70% dei finanziamenti diretti e all'85% dei contributi previsti dai Piani di sviluppo rurale.
L'adozione formale del pacchetto avverrà entro settembre.
 

Commissione europea: misure aggiuntive di aiuto per siccità

A seguito della siccità che ha interessato gran parte dell'Europa, la Commissione europea presenta un pacchetto di misure di aiuto aggiuntive rivolto in particolare agli allevamenti di bestiame, settore maggiormente colpito.

Le misure di sostegno prevedono l'aumento dei pagamenti anticipati, con la possibilità, a partire dalla metà di ottobre 2018, di consegnare agli agricoltori fino al 70% dei pagamenti diretti e l'85% di quelli previsti da Piani di sviluppo rurale.
Per gli agricoltori di otto paesi europei (Estonia, Finlandia, Lituania, Lettonia, Polonia, Portogallo e Francia) la Commissione europea ha previsto la deroga a determinati obblighi di inverdimento, quelli relativi alla diversificazione delle colture e alle aree rurali a riposo dove sarà consentito il pascolo o la coltivazione di alimenti per il bestiame.
 

Gli aiuti già previsti dalla Pac

Secondo la vigente legislazione della Politica agricola comune (Pac), in caso di siccità, gli aiuti coprono fino all'80% dei danni, al 90% nelle zone soggette a vincoli naturalistici, che presentano quindi condizioni climatiche difficili, pendenze ripide o scarsa qualità del suolo.

Gli Stati membri possono cooperare con l'aiuto 'de minimis' (aiuti di Stato di piccola entità che non devono essere sottoposti al vaglio comunitario), un risarcimento dei danni non superiore a 15mila euro per agricoltore su un periodo di tre anni.

Il sostegno degli agricoltori può essere offerto anche tramite strumenti di gestione del rischio, contribuendo a fondi di mutualizzazione per il pagamento di compensazioni finanziarie agli agricoltori colpiti. Gli agricoltori che subiranno perdite economiche superiori al 30% del loro reddito annuo riceveranno una compensazione finanziaria.
 

La siccità dell'estate: i dati

Dal primo giugno al primo settembre al Centro e al Nord Europa si è registrata una forte siccità. Secondo la Commissione europea in paesi come Germania, Regno Unito, Danimarca, tra giugno e agosto la temperatura segnava 8 gradi Celsius in più della normalità.

L'impatto climatico si è abbattuto in particolare nel settore del pascolo e dell'agricoltura. In Italia la zona maggiormente colpita è il Nord, tra cui i vigneti del Friuli Venezia Giulia.
In Danimarca molti animali sono stati portati al macello prima del previsto e con un peso inferiore al normale. La Germania, secondo produttore di cereali nell'Unione europea (dopo la Francia), ha registrato un calo del 20% del suo raccolto, con un conseguente aumento del prezzo di mercato per il grano da foraggio.
 

Le parole di Hogan

Il commissario europeo per l'Agricoltura Phil Hogan ha dichiarato: "La Commissione ha reagito fin dai primi segnali di questi eventi climatici estremi. Sono in contatto con i ministri dei paesi interessati per valutare le esigenze e le misure già in vigore". Oltre a nuovi provvedimenti che "dovrebbero consentire di aiutare ulteriormente gli agricoltori europei che si trovano ad affrontare una penuria di mangimi per i loro animali", Hogan aggiunge di accogliere "con favore i recenti annunci di vari Stati membri, che si sono dichiarati pronti a reagire per sostenere il settore agricolo e a utilizzare appieno le opportunità offerte in particolare dalla Politica agricola comune".
 

Prossimi passi

Entro la fine di settembre il pacchetto di misure aggiuntive per la prolungata siccità estiva verrà formalmente adottato.
Nel frattempo la Commissione europea rimane in contatto con tutti gli Stati membri per ricevere informazioni aggiornate ed esser pronta ad ulteriori misure da accogliere.
 
In collaborazione con Carolina Zanoni