In particolare è stato chiesto l’inserimento nella Direttiva 2001/112/Ce della denominazione specifica “arancia rossa” per le bevande ottenute utilizzando esclusivamente succo da varietà pigmentate con un contenuto di antocianine superiore a 60 mg/l.
In mancanza di tale riferimento il succo di arancia rossa, così come accaduto fino ad oggi, può essere un prodotto di colore rosso ottenuto anche per colorazione successiva dell’arancia bionda (spesso si tratta di succhi di origine brasiliana) addizionati di coloranti, tra cui il rosso cocciniglia (E 120).
"Tutto questo si traduce in un’informazione non corretta per i consumatori, oltre che in un danno economico enorme per il settore agrumicolo italiano ed in particolare siciliano" è scritto in una nota dell'assessorato Agricoltura della Regione Siciliana, che annuncia l'approvazione dell'ordine del giorno. Con tale inserimento dovrà essere invece necessariamente presente il succo di arance rosse nelle percentuali previste dalla legge, con vantaggi per tutta la filiera.
“Siamo a metà di un percorso fondamentale per la nostra agrumicoltura - afferma l’assessore Bandiera - le approvazioni in Commissione Politiche agricole e poi in Conferenza Stato Regioni rappresentano atti importanti che ci motivano ulteriormente. Non faremo pertanto mancare il nostro supporto e il costante stimolo per i prossimi passaggi, che vedono impegnati il Governo nazionale e l’Unione europea”.
Il raggiungimento dell’obiettivo della modifica della direttiva Ue, rappresenterebbe una svolta epocale per l’agrumicoltura siciliana, oggi assediata anche dall’invasione di succhi di provenienza extra Ue.
“Il sancire, a livello comunitario, che per succo di arancia rossa s’intende l’utilizzo esclusivamente di varietà pigmentate con antocianine superiori a 60 mg/l - conclude Bandiera - farà sì che tutto il prodotto di origine siciliana sarebbe massicciamente richiesto e utilizzato anche dalle multinazionali che commercializzano grosse quantità di succo di arancia rosso, facendo lievitare moltissimo il prezzo alla produzione delle nostre pigmentate”.