Un viaggio dall'Europa all'Asia, passando per l'America e il Canada.
Si è conclusa, dopo 60 giorni di viaggio, la seconda edizione della Food Innovation global mission, il più grande giro dedicato all'innovazione del cibo.
Sedici ricercatori sono partiti alla volta dei più importanti food tech hub del mondo grazie al Future innovation program, il master internazionale di secondo livello sull'innovazione applicata al settore agroalimentare organizzato dall'Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, Future food institute e Institute for the future di Palo Alto California.

"E' stata una missione entusiasmante e travolgente, ricca di incontri, scoperte, progetti, nuovi contatti e opportunità - ha dichiarato la fondatrice di Future food institute Sara Roversi - Un'esperienza condivisa con un team di 'fellows' davvero speciale che ci ha permesso di studiare il mondo e i nostri focus di ricerca, partendo da punti di vista molto differenti. Abbiamo già cominciato, grazie anche al prezioso supporto dei nostri knowledge partner come il Disba Cnr e l'Inaf del Canada, il processo di elaborazione di tutti i contenuti, l'analisi dei materiali e delle interviste raccolte per poi essere pronti a presentarli alla Maker faire Rome in programma dal 12 al 14 ottobre a Roma e al World food day, nelle sedi istituzionali".
 
La Food innovation global mission è stata patrocinata, tra gli altri dalla Farnesina. La diplomazia economica del Governo italiano è stata fondamentale per attivare la rete diplomatica italiana all'estero e contribuire alla valorizzazione e al posizionamento del Sistema Italia nel mondo, attraverso un'azione sinergica pubblico-privato, gestita dal Dipartimento relazioni istituzionali e accordi strategici internazionali del Future food institute.


Incontri durante le tappe

Nel corso delle 12 tappe la delegazione ha avuto modo di incontrare: cinque ambasciatori d'Italia all'estero; due delegazioni dell'Unione europea a New York e Bangkok; due consoli generali d'Italia ma anche nove capi delle Agenzie mondiali delle Nazioni unite per lo sviluppo industriale dei Paesi in via di sviluppo, grazie ad Unido ITPO Italy.

Inoltre i ricercatori hanno partecipato ad incontri con Università e centri di ricerca ma anche con cluster scientifici, tecnologici e produttivi e sono riusciti ad avviare sei nuovi accordi strategici per i sei Paesi target del FFI: America; Canada; Giappone; Cina; Hong Kong; Thailandia.

Scopri cosa è successo durante le tappe americane e quelle asiatiche