La struttura, realizzata con un investimento da 5 milioni di euro, sarà infatti dedicata alla lavorazione, al confezionamento e allo stoccaggio dell’actinidia, in quello che è, dopo la ristrutturazione, uno degli stabilimenti più all’avanguardia a livello europeo.
Oggetto delle attività, come detto, il kiwi, a polpa gialla e verde, mentre in estate si lavoreranno albicocche e susine.
L’impianto, realizzato dalla cesenate Sermac, azienda specializzata nella realizzazione di macchinari per la lavorazione dell’ortofrutta, è composto da due calibratrici, ciascuna dotata di 8 linee con una capacità oraria di 40 tonnellate.
La grande novità riguarda il sistema di controllo qualità della macchina, non solo per la rilevazione dei difetti esterni, ma anche all’interno della polpa. Sono poi automatizzati i processi di etichettatura e tracciabilità, mentre completano la struttura oltre una quarantina di celle di conservazione.
"Si tratta di un'opera che ci consente di accrescere in competitività - sottolinea il presidente di Agrintesa Raffaele Drei - tramite un costante innalzamento del grado di affidabilità delle forniture e l'aumento del livello qualitativo. Potremo così recuperare efficienza in tutte le varie fasi di lavorazione".
"Le prospettive produttive indicano circa 36mila tonnellate per le varietà a polpa verde e intorno alle 6mila tonnellate per quelle a polpa gialla – ha spiegato il direttore di Agrintesa Cristian Moretti – Il calo produttivo per la campagna 2017 dovrebbe essere più contenuto rispetto alle stime fatte a livello nazionale. In futuro l’obiettivo è arrivare a quantità nell’ordine delle 45mila tonnellate per il kiwi verde e circa 25mila tonnellate per il giallo. Registriamo una domanda di prodotto in crescita, sia attualmente che per il futuro".