Il mondo politico della Sardegna, dopo mesi di rimostranze da parte degli allevatori e degli agricoltori sardi, mostra segni di reazione alla siccità e allo stato di crisi delle aziende zootecniche sarde, già danneggiate dalla crisi di prezzo del latte ovino.

In serata di ieri Coldiretti Sardegna ha sospeso "per senso di responsabilità" la manifestazione che avrebbe portato, nella giornata del 27 luglio 2017, al blocco del porto di Olbia. Regione Sardegna ha convocato per domani, 28 luglio 2017, il tavolo di crisi del settore agricolo, che sarà presieduto dal presidente dell’ente Francesco Pigliaru e che vedrà la presenza del presidente del Consiglio regionale di Sardegna Gianfranco Ganau.

Alla Camera dei deputati, il deputato sardo Mauro Pili, intervenendo alla Commissione infrastrutture e ambiente, nel corso dell'audizione del ministro dell’ambiente Gian Luca Galletti, ha chiesto che il governo conceda al più presto lo stato di calamità per siccità richiesto dalla Regione Sardegna e che nomini un commissario straordinario per gestire l’emergenza, attivando, con un atto emergenziale, le interconnessioni tra reti idriche.


Il tavolo di crisi del settore agricolo

Il tavolo di crisi del settore agricolo della Regione Sardegna si terrà domani mattina, dalle 9,30 in poi, nella sede della presidenza della Giunta regionale. All’ordine del giorno i provvedimenti operativi per affrontare la siccità e la perdita di reddito di agricoltori e pastori, questi ultimi già vittime del crollo del prezzo del latte ovino. Un conto salato, poiché si calcola una perdita del 50% della produzione lorda vendibile.

Saranno presenti, per la giunta regionale, il presidente della Regione autonoma della Sardegna, Francesco Pigliaru, l’assessore all’agricoltura e alla riforma agro-pastorale, Pierluigi Caria e l’assessore al bilancio, alla programmazione economica e assetto del territorio Raffaele Paci. Il Consiglio regionale della Sardegna sarà presente con il presidente Gianfranco Ganau e con Franco Sabatini, presidente della Commissione bilancio e Luigi Lotto, presidente Commissione attività produttive e agricoltura. Convocate tutte le organizzazioni agricole – Coldiretti, Cia, Confagricoltura e Copagri, e sarà presente una rappresentanza del mondo della cooperazione agricola sarda.


La decisione di Coldiretti di ieri sera

"Considerato che la Regione ha attivato il tavolo di crisi per il comparto agricolo, per senso di responsabilità sospendiamo la manifestazione di Olbia e parteciperemo al tavolo convocato per venerdì mattina dalla presidenza della Giunta regionale”.
Così l’annuncio di Coldiretti Sardegna di ieri sera, 26 luglio 2017, che per oggi aveva in calendario nel porto di Olbia la terza manifestazione negli ultimi cinque mesi. Coldiretti Sardegna ha tenuto tutti i propri Consigli provinciali a Cagliari, nelle Federazione regionale per approfondire congiuntamente le problematiche del settore e le proposte da portare al tavolo di crisi venerdì.


La piattaforma rivendicativa di Coldiretti

In una conferenza stampa tenutasi nella tarda mattinata di oggi, 27 luglio 2017, a Cagliari, nella sede della Federazione Coldiretti di Sardegna, l’organizzazione agricola ha annunciato quali saranno le sue richieste al tavolo di crisi del settore agricolo di domani mattina.

Il presidente Battista Cualbu, ha puntualizzato: "L’incontro di domani per noi è decisivo, andiamo per avere risposte da mettere in pratica immediatamente anche perché sappiamo che altrimenti sarebbe tutto rinviato a settembre visto che il Consiglio regionale sta per chiudere per le ferie estive – ha spiegato il presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu - Rinvio da scongiurare perché sarebbe deleterio per le aziende agricole, già provate da una dura crisi precipitata a causa di una siccità senza precedenti che ha causato perdite per circa 120 milioni di euro".

Ecco cosa chiede Coldiretti Sardegna, per ogni punto di crisi individuato:
  • Siccità: La Regione Sardegna deve stanziare subito 40 milioni di euro per alleviare le ingenti perdite contingenti, oltre che andare in soccorso ed assistere le aziende agricole e pastorali con l’approvvigionamento dell’acqua o l’utilizzo dei pozzi dove possibile.
    Un sostegno al reddito delle aziende agricole da somministrare con il de minimis. Seguono richieste sull’ammodernamento delle reti irrigue, in linea con il piano proposto da Regione Sardegna e finanziato dal Patto per la Sardegna.
    Al governo nazionale l’organizzazione agricola chiede di attivare immediatamente le provvidenze previste dal Decreto legislativo 102/2004, con la dichiarazione dello stato di calamità.
     
  • Prezzo del Latte ovino: La Regione Sardegna deve garantire tempi certi per la modifica della legge con la quale erano stati stanziati in finanziaria 2017 i 14 milioni di euro da destinare all’acquisto di pecorino per gli indigenti.
    Entro la prossima settimana occorre modificare in Consiglio la legge per destinare 12 dei 14 milioni ai pastori sotto forma di de minimis lasciando 2 milioni al bando indigenti; poi approvare il bando per il de minimis entro agosto per cominciare a liquidare ai primi di novembre 2017. Per Coldiretti, sul fronte del latte ovino, occorre riprendere e accelerare la costituzione del progetto del Consorzio di secondo livello che consentirebbe di dare maggior forza al mondo cooperativistico. Una proposta semplice quanto pratica che porterebbe quella concorrenza da più parti auspicata. Si tratterebbe di aggregare in un unico consorzio tutte le cooperative che producono pecorino romano, che vedrebbe in fase di start up la compartecipazione della Sfirs con propri fondi. In questo modo si unirebbe una parte oggi disaggregata che produce oltre intorno al 70 per cento del Pecorino romano, consentendogli di esercitare e imprimere nel mercato la propria forza.
     
  • Altre richieste: Coldiretti, inoltre, chiede interventi per rafforzare la filiera del grano duro in Sardegna, provvedimenti per l’attivazione dell’Ente pagatore regionale, la velocizzazione dei pagamenti comunitari mediante una definitiva soluzione al problema del Refresh delle ortofoto Agea e una maggiore velocità nel lancio dei bandi del Programma di sviluppo rurale.


Le richieste al Governo del deputato Pili

"Il Governo deve immediatamente deliberare lo stato di calamità, nominare un commissario per la siccità e nel contempo emanare un atto emergenziale per attivare le interconnessioni esistenti tra i sistemi idrici".
La proposta è arrivata dal deputato di Unidos Mauro Pili, che è intervenuto in Commissione ambiente e infrastrutture alla Camera dei deputati, nel corso dell'audizione del ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti.

"Sull'emergenza idrica il Governo e la Regione Sardegna stanno perdendo tempo - ha attaccato il parlamentare sardo - Nessun provvedimento è stato adottato né per quanto riguarda la dichiarazione dello stato di calamità, tantomeno per quanto riguarda la gestione commissariale della gravissima emergenza. La situazione sta divenendo giorno dopo giorno più grave dal nord al sud della Sardegna senza che niente venga pianificato per dare risposte urgenti all'emergenza".

"Nell'isola - ricorda Pili - si stima una perdita di almeno il 50% delle produzioni agricole. Siamo dinanzi ad una gestione scandalosa della risorsa idrica sia per la scarsa o inattendibile pianificazione sia per la superficialità con la quale ci si rapporta al sistema agricolo". Secondo il deputato, "Il fatto che le aree in crisi siano quelle non connesse tra loro dimostra l'esigenza di far ripartire le opere in grado di collegare i bacini".