La fondazione Barilla Center for food & nutrition (Bcfn), in occasione di questa giornata, si chiede chi produrrà il nostro cibo domani e lancia l’allerta analizzando uno dei parametri dell’Index, ossia il Land-users, che tiene conto di 3 fattori determinanti per il futuro del nostro sistema agricolo: il tasso di partecipazione femminile, il tasso di partecipazione giovanile e l’età media.
Come spiega la Fao, i giovani sono i primi portatori di innovazione. Le nuove generazioni aprono nuove frontiere in agricoltura: dalla coltivazione senza terra, all’utilizzo di sistemi di ottimizzazione dell'uso delle acque e a macchine di precisione e droni per i controlli dei terreni.
Italia: luci e ombre nel sistema agricolo. Occupati under 30 a +12,7% ma Pac da ripensare
Se il Food sustainability index attesta come l’Italia debba concentrare i propri sforzi per migliorare la presenza di giovani e donne in agricoltura, i dati più recenti sembrano incoraggianti: fra settembre 2014 e 2015 il nostro paese ha registrato oltre 35 mila (di cui 20 mila sono under 30) nuovi lavoratori del settore agricolo (+12,7%). Un dato che si spiega non solo con l’esigenza di trovare un lavoro, ma che indica la scelta di vita e il bisogno di un vero e proprio ritorno alla natura per le nuove generazioni.Marta Antonelli, research programme manager della fondazione Barilla, sostiene l’importanza del cambio generazionale in Europa e la necessità di supportarlo attraverso strumenti legislativi comunitari: “Dobbiamo costruire una Politica agricola comune (Pac) capace di modellare un sistema alimentare equo, sano e sostenibile, mettendo in primo piano i giovani agricoltori in questo cambiamento. Per raggiungere questo obiettivo, la Pac deve essere modernizzata, deve integrare agricoltura e orientamenti nutrizionali più sani e più sostenibili, insieme alla sostenibilità economica e alla sicurezza alimentare. La Pac dovrebbe sostenere gli agricoltori nell'essere responsabili dell'approvvigionamento di alimenti sostenibili e sani a prezzi ragionevoli, mentre si prende cura dell'ambiente rurale".
Donne e agricoltura: nel mondo 1 agricoltore su 2 è donna
Altro elemento analizzato dal parametro “Land-users” del Food sustainability index è la presenza delle donne in agricoltura. Secondo gli ultimi dati, le donne rappresentano il 43% della forza lavoro legata all’agricoltura e producono il 70% delle risorse alimentari disponibili (in Africa la percentuale sale all’80%).Fenomeno orti urbani: crescono al nord. +27,3% superfici urbane destinate a coltivazione
Negli ultimi anni il fenomeno degli orti urbani è cresciuto. Secondo i dati della Fao l'agricoltura urbana è praticata da 800 milioni di persone in tutto il mondo e, nelle zone a basso reddito, aiuta i residenti a risparmiare denaro sugli acquisti di alimenti freschi. La promozione di questa pratica contribuisce a preservare dal degrado le aree verdi presenti tra le superfici edificate e a perseguire alcune finalità sociali. Gli orti sono disponibili in quasi tutte le città del nord, in più di 2 città su 3 al centro mentre al sud sono più rari.Food sustainability report, nuovo strumento per parlare di cibo e impatto ambientale
Fondazione Barilla center for food and nutrition e Milan center for food law and policy lanciano il Food sustainability report, uno strumento per promuovere e diffondere la conoscenza delle complesse tematiche relative al cibo al fine di sensibilizzare governi, istituzioni e opinione pubblica sull’urgenza di agire per rendere il sistema alimentare globale realmente sostenibile.Il report è un documento trimestrale che fotografa la dimensione, i contenuti prevalenti e le tendenze della ricerca, della legislazione e delle azioni concrete in atto, attraverso dati sul volume di informazioni diffuse, analisi semantiche sui temi al centro dell’attenzione, segnalazioni di notizie, documenti e ricerche da leggere, tenere in considerazione e portare in evidenza.
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