E la piccola grande regione del Sud già pensa alla Cina come possibile mercato di sbocco per un'altra coltivazione di punta dell'agro di Metaponto: gli agrumi.
La Basilicata, con 28mila ettari investiti nell'ortofrutta, che genera un fatturato pari al 42% della produzione lorda vendibile regionale, è tra i territori protagonisti di questo comparto.
"Basilicata terra di eccellenze per colture e cultura. Magna Grecia e Matera saranno insieme alla nostra ortofrutta a Rimini, con la fragola di Basilicata scelta come simbolo del Macfrut 2017 che vedrà la nostra regione partner della manifestazione" ha affermato Luca Braia, assessore regionale all'Agricoltura, intervenendo qualche giorno fa a Roma alla conferenza stampa di presentazione della manifestazione fieristica riminese.
Sulla fragola Braia, inoltre, ha affermato: "Su questo frutto vogliamo costruire il rilancio della nostra ortofrutticoltura. La fragola di Basilicata è, infatti, distribuita ormai nei più importanti canali della Gdo italiana, nei mercati generali italiani ed esteri e viene apprezzata ed acquistata soprattutto in Europa, da Olanda, Germania e Svizzera.
Un prodotto percepito come eccellenza dal mondo della fragolicoltura italiana ed europea attraverso cui auspichiamo di arrivare anche su altri interessanti mercati".
La Basilicata sarà presente al Macfrut con una grande area, diverse iniziative tra cui la cena di gala lucana e la possibilità che sarà offerta ai top buyer di visitare, al termine della fiera, le zone produttive del metapontino, la Magna Grecia lucana e Matera, anche con voli privati dall'aeroporto di Rimini alla aviosuperficie di Pisticci.
Un breve tour per toccare con mano alcune tra le più dinamiche realtà delle eccellenze del mondo ortofrutticolo e visitare Matera, capitale europea della cultura 2019.
E in occasione della conferenza stampa Braia ha manifestato il suo interesse per i mercati dell'Estremo Oriente, uno in particolare. "La Cina è paese partner della manifestazione ed interessata al comparto ortofrutticolo dell'Italia che è, di fatto, il primo esportatore europeo di kiwi verso quel paese, e prossimamente si aprirà anche al comparto agrumicolo dopo quattro anni di attesa" ha sottolineato Braia.
"Ho ascoltato con piacere l'ambasciatore cinese Ruyiu auspicare partnership stabili con l'Italia soprattutto sui temi della sicurezza alimentare e delle tecnologie. La direzione è quella giusta, internazionalizzazione significa per noi abbattere le barriere a partire, per i prodotti agroalimentari, da quelle fitosanitarie".