Aree a interesse ecologico restano al 5%
Nessuna modifica per le aree a interesse ecologico (Efa), le porzioni di terreno che agricoltori sono tenuti a riservare in base allo schema dei pagamenti diretti.
Lo ha chiarito il commissario europeo per l'Agricoltura, Phil Hogan, in occasione del consiglio Agricoltura appena tenutosi a Lussemburgo.
Dal 2015 chi possiede una superficie arabile superiore ai 15 ettari deve obbligatoriamente destinare almeno il 5% di tale superficie per misure più eco-friendly. La possibilità di aumentare dal 5% al 7% l'estensione delle aree a interesse ecologico non verrà presa in considerazione, ha chiarito Hogan.

Regolamento Omnibus
Gli Stati membri hanno manifestato ampio apprezzamento per la proposta di compromesso della presidenza maltese sul regolamento Omnibus che intende rivedere la legislazione in diversi settori, tra cui la Pac. La risposta al documento messo a punto dai maltesi il 29 marzo scorso facilita il dibattito tra le delegazioni, chiamate a fornire una guida politica al Comitato speciale Agricoltura incaricato di trovare un accordo finale sugli aspetti agricoli del regolamento Omnibus.

Semplificazione della Pac
Su iniziativa di Danimarca, Estonia, Finlandia, Lettonia, Lituania e Svezia, il consiglio agricoltura ha discusso di semplificazione della Pac, con attenzione particolare sulla legislazione secondaria il post-2020.
“Sussidiarietà” e “proporzionalità” devono essere secondo i sei Stati le linee guida per un'ulteriore semplificazione dalla politica agricola comune.
Scandinavi e baltici chiedono poi “particolare attenzione” a una legislazione comunitaria più facile da comprendere e attuare, “sia per gli agricoltori, sia per le amministrazioni nazionali”.
Chiesti poi miglioramenti per la legislazione secondaria di breve periodo, prima cioè della futura riforma della Pac, che vadano nella direzione di un approccio più equilibrato e una gestione condivisa, un approccio basato sul rischio per i controlli, e la riduzione del numero di strati di regole della politica agricola comune.

Carne, controlli della Commissione in Brasile entro metà maggio
La Commissione europea concluderà le verifiche sulla carne brasilianaquanto prima” e comunque “non oltre metà maggio”.
E' l'assicurazione data agli Stati membri dal commissario europeo per la Salute e la sicurezza alimentare, Vytenis Andriukaitis, nel corso dell'informativa agli Stati sugli ultimi sviluppi dello scandalo di rilascio fraudolento di licenze e ispezioni irregolare nei macelli esploso in Brasile. L'esecutivo comunitario si è impegnato a effettuare verifiche in Brasile, secondo le scadenze esposte alle delegazioni.