Lo ha affermato il direttore regionale Sicilia di UniCredit, Salvatore Malandrino, durante la conferenza stampa di presentazione di "Sicilia en Primeur" tenutasi a Palermo venerdì 24 marzo 2017.
L'evento di presentazione della vendemmia 2016 alla stampa italiana ed estera si concluderà oggi, 29 marzo, a Catania nel parco di Radicepura.
"I dati di UniCredit confermano un trend che si rispecchia sull'interesse che sta suscitando Sicilia en Primeur: hanno chiesto di partecipare oltre cento giornalisti provenienti da 22 paesi e per la prima volta saranno presenti alcuni buyer istituzionali" ha affermato Francesco Ferreri, presidente di Assovini.
"L'imbottigliato di vini Igt e Doc, in Sicilia, è in aumento" ha sintetizzato Antonio Rallo, presidente dell'Unione italiana vini e del Consorzio di tutela vini Doc Sicilia.
"C'è un altro dato che è importante sottolineare: la Doc Sicilia registra un +11,05% nell'anno 2016 senza che ciò abbia avuto riflessi negativi sui vini Igt Terre Siciliane e Doc territoriali che, al contrario, vedono aumentato il volume della loro produzione. La Doc Sicilia, nel 2016, ha raggiunto il numero di 26,8 milioni di bottiglie".
"La Sicilia ha lanciato la sfida al mondo sul terreno della qualità e della sicurezza alimentare. I successi del vino siciliano sono il simbolo di questa sfida" ha affermato l'assessore all'Agricoltura della Regione Siciliana Antonello Cracolici.
"La Sicilia occupa il quarto posto in Italia nella produzione regionale di vino, ha registrato anche nel 2016 una crescita assai significativa nel dato relativo all'export, il 70% delle produzioni rivendicate è Dop/Igp ed è in testa alla classifica delle superfici biologiche italiane. Sono questi i motivi per cui il settore del vino è strategico per la nostra banca" ha aggiunto Malandrino.
In dettaglio, secondo Wine monitor Nomisma, la Sicilia occupa il quarto posto nella produzione regionale di vino (5,6 mln di ettolitri, 12% del totale, dato 2015) dopo il Veneto, la Puglia e l'Emilia Romagna.
La Sicilia ha la maggiore superficie vitata nazionale, oltre 110mila ettari, dei quali 25mila in biologico, ed è in testa alla classifica delle superfici vitate biologiche italiane: 25mila ettari su 68mila, pari al 37%.
Ferreri ha confermato dal suo osservatorio le cifre positive dell'export dei vini siciliani. "Nel 2017 prevediamo un aumento del trend di vendite del 5-6%. Assovini raggruppa 78 aziende, e i dati in nostro possesso ci dicono che del vino prodotto nelle nostre cantine per un valore di quasi 300 milioni di euro, il 60% è destinato ai mercati esteri.
Possiamo contare su una qualità dei vini che migliora ogni anno, grazie anche alla sempre maggiore attenzione che le aziende hanno nella fasi di produzione e nel rispetto del territorio. Registriamo una presenza ancora più capillare nei mercati internazionali di vini siciliani e siamo testimoni di un interesse in crescita verso la nostra isola da parte di esperti di vino, consumatori e turisti attratti dalle aziende vinicole".
"Il nostro settore vitivinicolo aumenta la sua presenza nei mercati internazionali e rappresenta sempre di più il volto di una Sicilia vincente e competitiva" ha affermato l'assessore siciliano Cracolici.
"Guidiamo la classifica delle regioni del Sud e continuiamo a guadagnare posizioni. Stiamo promuovendo politiche mirate per incrementare la capacità di imbottigliamento e per rafforzare il valore aggiunto della produzione. La valorizzazione dei nostri vitigni autoctoni e le sperimentazioni sui vitigni antichi rappresentano altre due grandi opportunità per il settore".
"La recente modifica del disciplinare della Doc Sicilia - ha concluso Cracolici - consentirà la produzione e l'imbottigliamento di Nero d'Avola e Grillo, esclusivamente nel territorio regionale. Un passo in avanti decisivo per tutelare le specificità della produzione enologica siciliana".