I dati, inclusi nel monitoraggio quotidiano che Caab pratica rispetto ai prodotti messi in vendita, evidenziano un rialzo deciso rispetto alle lattughe, salite del 74% e passate dal costo di 1,52 euro/kg a fine 2016 alla stima di euro 2,65/kg nella giornata di oggi. Rialzo del 43% per le zucchine (salite da euro 2,60/kg a euro 3,71/kg), del 20% per i peperoni (da euro 2,05/kg a euro 2,47/kg) e solo del 18% sugli spinaci (da euro 1,70/kg a euro 2/kg), e del 4% per le melanzane (da euro 2,76/kg a euro 2,88/kg). In discesa invece le arance, con un -4% (da euro 0,84/kg a 0,81/kg), e le mele con -2% (da euro 1,21/kg a euro 1,19/kg).
Questi dati sono stati registrati nella Nuova area mercatale al Caab Bologna. Se, dopo due settimane di neve, la produzione orticola del Mezzogiorno d’Italia è quasi azzerata, anche i prodotti orticoli conservati (cipolle, carote, patate) sembrano aver risentito di un rincaro generale che, nella fattispecie, è legato alla legge della domanda e dell'offerta, trattandosi di prodotti che rappresentano un’alternativa di acquisto rispetto ai prodotti notevolmente rincarati.
"Il contesto degli ultimi dieci giorni è oggettivamente grave e complesso per i produttori agricoli – osserva il presidente Fedagromercati Acmo Luigi Gallerani –. E malgrado quanto osserviamo a proposito dei rincari, da parte nostra non esistono presupposti per speculare: la produzione locale a gennaio è risicatissima (quantità ridotte di insalata e patate), e i rincari praticati all’ingrosso sono contenuti entro margini di pura sopravvivenza sul mercato".
Il direttore generale Caab Alessandro Bonfiglioli osserva: "Dall’analisi delle rilevazioni giornaliere effettuate dagli ispettori di Caab, a tutt’oggi non emergono anomalie nella formazione dei prezzi che non siano riconducibili alla situazione climatico-meteorologica di questi giorni. Una cosa è certa: la qualità dei prodotti rimane elevatissima e garantita dalle oltre 100mila analisi fitosanitarie che ogni anno vengono effettuate dall’Azienda sanitaria locale e dalle singole aziende, sotto il nostro controllo".
Rileva il presidente Caab Andrea Segrè: "Certo, il mercato è sempre un gioco di domanda e offerta. Davanti a un’offerta molto bassa di prodotti freschi i prezzi salgono vertiginosamente, ma il consumatore in questi casi dovrebbe orientarsi, almeno temporaneamente, su offerte alternative. Non dubito che in contesti generali come la ‘gelata’ di queste settimane possano verificarsi, a valle della produzione, episodi di speculazione: certamente non all’interno di Caab, come dimostrano i dati odierni".
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Fonte: Caab