E' stato un 2016 molto difficile per l'agricoltura senese. E' quanto sottolinea il presidente della Cia Siena Luca Marcucci tracciando un bilancio sull'anno che si è appena concluso.

Dalla crisi del grano, agli attacchi di lupi e ungulati, passando per l'eccesso di burocrazia che, spiega Marcucci, "costringe gli agricoltori a sacrificare almeno un terzo del tempo che hanno a disposizione alle carte".

L'agricoltura secondo Marcucci, invece, deve essere un volano importante per la ripresa dell'economia dei territori. Non solo a livello locale. Le prossime sfide saranno quelle di portare un reddito vero alle imprese affinché si possa vivere di agricoltura.

"Chi vi opera - spiega il presidente provinciale della Cia - deve mantenere sé stesso e la propria famiglia, conservando e preservando il territorio. Per fare questo in cima alla lista della priorità c'è anche quella di formare il sistema delle imprese agricole. In provincia di Siena, così come in Toscana, ci sono troppe micro-imprese che da sole non possono affrontare mercati nazionali ed europei".

"Primi punti in agenda - conclude Marcucci - sono i Pit e i Pif: sarà la prima sfida per creare un sistema di imprese che possa collaborare tra sé e dare risposte ad un mercato sempre più esigente. Se dopo la crisi del mattone, in Italia, tutti si sono rifugiati in agricoltura. Ciò significa che questo settore è l'unico veramente rinnovabile e che può dare risposte concrete a livello di impresa e di sviluppo del proprio territorio, a Siena, come in Toscana, così nel resto d'Italia".

"Oggi più che mai possiamo considerare il settore agricolo come quello primario per eccellenza" aggiunge il direttore della Cia Siena Roberto Bartolini sottolineando che c'è tanto entusiasmo e interesse da parte dei giovani per il settore agricolo.

"Questa spinta non deve venire meno" aggiunge Bartolini. "Con un lavoro lungo e a tratti faticoso abbiamo seminato bene, diffondendo anche tra i più giovani la cultura del buono e del salubre in agricoltura".

"L'esempio della Fattoria degli studenti, che la Cia Siena porta avanti da otto anni ormai, ha instaurato un meccanismo virtuoso - 
conclude il direttore Bartolini - di riscoperta e di interesse per l'agricoltura".