Presenti i rappresentanti del comparto produttivo, della trasformazione e del mondo della ricerca – Coldiretti, Cia, Confagricoltura, Copagri, Distretto unico regionale dei cereali, Crea, Stazione consorziale sperimentale di granicoltura per la Sicilia, Consorzio di ricerca “Gian Pietro Ballatore” e Italmopa.
“Ho illustrato ai rappresentanti del comparto cerealicolo la piattaforma di provvedimenti inseriti nella risoluzione approvata oggi in giunta" ha affermato l’assessore Cracolici.
Si tratta di tredici azioni specifiche a sostegno del comparto che spaziano dal controllo di trasparenza sulla formazione del prezzo, al superamento dell’importazione a dazio zero di alcuni prodotti della filiera che favoriscono la concorrenza sleale.
“E ancora tracciabilità, tutela della biodiversità, incentivi per l’aggregazione dei produttori, investimenti con i fondi del Programma di sviluppo rurale 2014-2020 per lo stoccaggio differenziato del grano, il monitoraggio della qualità e degli aspetti igienico sanitari" continua Cracolici.
Tra le altre misure inserite nella mozione, il sostegno all’innalzamento del premio accoppiato della Pac per il grano duro, la ristrutturazione delle passività agrarie e l’avvio dell’applicazione dei fondi di mutualizzazione per la stabilizzazione del prezzo previsti nel Psr. In Sicilia arriva anche il marchio unico per il grano di qualità e i prodotti trasformati "made in Sicilia", e la valorizzazione dei grani antichi e della biodiversità siciliana.
“Il tutto utilizzando le leve dell’educazione alimentare e della promozione del grano siciliano" ha concluso Cracolici.
La Sicilia darà anche spazio alla valorizzazione nelle mense scolastiche ed ospedaliere dei prodotti realizzati e trasformati a non più di 100 chilometri, vicino ai siti di distribuzione, ed infine sono previsti accordi di filiera tra produzione e industria per garantire volumi di qualità e prezzi adeguati.