Il timone dei mille under trenta dell’agricoltura passa da Padova a Verona. E’ Alex Vantini, produttore veronese di kiwi, il nuovo delegato di Giovani impresa Coldiretti Veneto. Eletto il 15 marzo 2016 in assemblea a Mestre, il venticinquenne laureato in marketing ed economia agroalimentare, guiderà l’associazione per il prossimo mandato con il piglio dell’imprenditore e la responsabilità dell’impegno di rappresentanza.

Con uno spaccio aziendale realizzato in bioedilizia, un accordo tra colleghi con la start up “Teste di rapa” per la distribuzione in e-commerce e vendita a domicilio, Vantini, nel suo discorso, ha incitato i dirigenti provinciali presenti. “Dobbiamo riprenderci il progetto della Banca della terra, - ha detto - quella legge ferma al palo nonostante la nostra Regione sia stata tra le prime in Italia ad approvare un provvedimento del genere. Chiudere questa partita significa creare i presupposti per tanti aspiranti agricoltori che non trovano appezzamenti dove investire per realizzare il loro sogno”.

Laureati, diplomati, definiti "i manager con la zappa", i nuovi contadini stanno rivoluzionando il settore introducendo alta tecnologia, marketing d’impresa ed utilizzo dei social network. La nuova generazione che torna a coltivare la terra lo fa con riconoscenza verso la tradizione ma con una spinta innovativa frutto di coraggio ed entusiasmo per quanto può ancora dare l’agroalimentare nei confronti della tutela del paesaggio, della salute dei cittadini e in termini di dinamicità.

In platea molte storie di vita nei campi con il tocco d’avanguardia: da Giovanni Baccichetti che da Vittorio Veneto esporta il suo olio fino in Giappone, Valentina Tomezzoli nel cuore scaligero della produzione del riso, in versione bio lo confeziona in vasi di vetro shabby chic, nel bellunese Martina Zannolla sfida la vocazione del territorio alla produzione lattiero caseario piantando patate.
E ancora, il padovano Valerio Crivellaro segue le orme di famiglia con l’allevamento zootecnico ma cura la vendita di formaggi online, nel rodigino Andrea Converso sfrutta le variazioni climatiche coltivando pomodoro, mentre nell’Altopiano di Asiago, in provincia di Vicenza, Milady Cortese e i suoi fratelli guardano al futuro rivoluzionando la stalla della malga aggiungendo l’agriturismo.

Nell’augurare buon lavoro al neo delegato, Pietro Piccioni, direttore regionale di Coldiretti, ha tracciato un quadro sulle istanze seguite dagli uffici competenti, che i prossimi imprenditori agricoli hanno elaborato per insediarsi con il primo bando dal Psr: oltre 260 i progetti al vaglio dei tecnici di Coldiretti, segno evidente di un dinamismo che da alcuni anni caratterizza le nuove generazioni che si affacciano al primario.

“A dispetto della crisi del comparto che non risparmia né il Nord né il Sud - ha commentato Martino Cerantola, presidente di Coldiretti - il ritorno alla campagna è un fenomeno in crescita, dove i protagonisti sviluppano esperienze imprenditoriali capaci di conciliare lavoro e famiglia, fatica e svago. Una classe dirigente che non si sottrae all’impegno sociale e neppure a quello sindacale, formata da operatori didattici, allevatori, vitivinicoltori, florovivaisti, bachicoltori e pescatori in grado di guidare il cambiamento e rigenerare l’intero sistema economico”.