Il dibattito è stato aperto da Josephine de Chazournes di Singularity University Alumni, che ha specificato come l’innovazione tecnologica porti benefici non solo a livello sociale e collettivo, ma anche economico, consentendo di aumentare i ricavi in ambiti potenzialmente tradizionali come quelli dell’agricoltura e dell’energia.
Temi toccati anche da Federico Sannella, direttore relazioni esterne di Birra Peroni, che ha affermato: “La nostra politica di sviluppo sostenibile ha come obiettivo principale impattare positivamente sulla nostra filiera. Oggi - ha aggiunto - per contribuire in maniera decisiva alla creazione di un futuro sostenibile, abbiamo definito la nostra azione ‘Prosper’. Quest’approccio amplifica e racchiude in sé il significato delle parole ‘crescita, miglioramento, sviluppo’. Per questo motivo, da sempre, ci concentriamo sulla tutela dell'ambiente, sul consumo responsabile, sullo sviluppo dell’imprenditorialità lungo la nostra catena del valore”.
A seguire Simone Tonon, portavoce del Comitato Ebs, che così si è espresso: "Nel settore in cui operiamo - ha affermato - crediamo si possa contribuire in maniera proattiva allo sviluppo economico delle agroenergie attraverso gli strumenti informatici basati sulla georeferenziazione, applicando tale sistema sia al settore agricolo, per la gestione dei residui e degli scarti della frutticoltura, sia al patrimonio boschivo, assicurando la corretta gestione del materiale. In questo modo, non solo sarà possibile valorizzare concretamente le risorse energetiche a disposizione, ma anche garantire la corretta tracciabilità della biomassa disponibile sul territorio italiano".
Gianni Pittella, presidente del Gruppo S&D al Parlamento europeo, si è soffermato poi sull’importanza di individuare un nuovo modello verso cui mirare: “L’innovazione rappresenta una delle priorità fondamentali della politica di sviluppo rurale dell’Unione europea. Anche le soluzioni rurali creative e i metodi innovativi vengono promossi dall’Europa, promuovendo ‘investimenti intelligenti’ volti a colmare i divari esistenti nelle zone rurali in materia di accesso alla banda larga. Il prototipo verso cui dobbiamo puntare - ha concluso Pittella - combina prodotti agricoli di alta qualità, nuove strategie di distribuzione, tecnologia per l’agricoltura, nella logica dell’open source, miglioramento dell’ecosistema, mediante tecniche ‘verdi’ che aumentino la fertilità del territorio, e rafforzamento della cultura rurale, per la custodia della comunità locale”.
A proposito di modalità di finanziamento di imprese innovative, Roberto Esposito, fondatore di DeRev, ha affermato: “Il crowdfunding è un importante strumento al servizio dell'innovazione e delle startup, che possono usarlo come un test market per validare la risposta del pubblico a un primo contatto con i loro prodotti e servizi. Anche in fase di discussione e contrattazione con gli investitori, poter parlare di persone che hanno pagato qualcosa per le attività di un'azienda giovane e in formazione costituisce un capitale immenso che va oltre la semplice raccolta finanziaria".
Andrea Rapaccini, presidente di Make a Change, ha parlato poi del concorso ‘Il più bel lavoro del mondo’, promosso dall’organizzazione e dedicato recentemente al settore dell’agroalimentare: “Con ‘Coltiva l’idea giusta, edizione 2015, abbiamo cercato progetti imprenditoriali che potessero apportare benefici a livello sociale, ambientale ed economico. Un concorso legato alla recente riforma dell’Agricoltura sociale, il cui spirito è di incentivare le aziende agricole a diventare promotrici di welfare sul proprio territorio”.
Le conclusioni sono state affidate a Silvana La Bella, funzionario in Economia e commercio internazionale presso la Dg Politica commerciale internazionale del ministero dello Sviluppo economico, che ha espresso il desiderio che il percorso di innovazione promosso dall’evento possa proseguire, aggiungendo: “Innovazione e internazionalizzazione sono gli elementi essenziali di un circolo virtuoso da sostenere. Un sistema aperto, che oramai coinvolge settore pubblico, imprese e università”.
L’incontro è stato realizzato nell’ambito degli open days 2015, sostenuti annualmente dal Comitato delle Regioni e dalla Commissione europea.
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Fonte: Prima Persona