“L'innovazione non è solo portata dai centri di ricerca, dalle università e dai Cra – spiega Bocchi – ma da tutti i componenti della filiera. L'innovazione si divide fra quella di prodotto e quella di processo o sistema, ma entrambe sono necessarie allo sviluppo del settore, che nel biologico ha grandi potenzialità”.
“Come ricerca qualcosa è stato fatto – continua Stefano Bocchi – ma c'è ancora molto da fare. Mi piacerebbe vedere una ricerca che studia l'azienda, i suoi processi e le sue necessità. Credo che, anche per il settore del riso biologico, ci siano ampi spazi per poter crescere, puntando su una ricerca interdisciplinare. La Conferenza Internazionale del Riso biologico a Pavia è certamente una grande occasione di approfondimento per tutti, ricercatori e produttori”. Grande soddisfazione anche per Luca Sormani, direttore di Gal Lomellina.
“Ci teniamo particolarmente a una manifestazione di questo tipo – precisa – in Lomellina siamo la regione d'Italia e d'Europa tradizionalmente a forte vocazione risicola, accompagnata da paesaggi unici. Oltre a tutto questo possiamo quindi offrire suggerimenti legati all'esperienza diretta sul territorio, proprio perchè conosciamo la nostra storia e la nostra tradizione nel settore risicolo. La Seconda Conferenza sul riso biologico è un evento fondamentale per lo scambio di conoscenze e siamo davvero onorati di far parte del Comitato organizzatore”.