Al sistema di controllo previsto dalla normativa europea e messo in atto dall’Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressioni frodi, l’organo tecnico di controllo ufficiale del Mipaaf, incaricato di prevenire e reprimere le frodi relative ai prodotti agroalimentari, si affiancherà l’azione ispettiva dei tecnici del Dipartimento Agricoltura della regione Calabria che monitoreranno l'operato degli Organismi di Controllo e delle aziende certificate Bio. Le disposizioni in merito sono scaturite dalle indicazioni del presidente della regione Calabria con delega all’Agricoltura, Mario Oliverio.
“Come già annunciato più volte – ha detto il presidente Oliverio – punteremo molto sulla produzione biologica, essendo la Calabria la seconda regione italiana per numero di aziende e per ettari coltivati. Riteniamo si tratti di un potenziale produttivo di grande rilevanza, considerato che la richiesta di produzioni ‘pulite’ cresce sia sui mercati interni che esteri mediamente del 10% all’anno. Le risorse del nuovo Programma di sviluppo rurale dovranno aiutare la Calabria a compiere un salto di qualità sia a livello regionale, che nazionale ed internazionale, e a diventare sempre più concorrenziale. In tal senso incentiveremo gli agricoltori a inserire e mantenere pratiche di coltivazione biologica con premi importanti. Contemporaneamente, però, intensificheremo il sistema di controlli, per garantire la massima qualità dei nostri prodotti. Si tratta di un’importantissima opportunità per l’intero settore agricolo calabrese – ha concluso il governatore - che richiede però un efficiente sistema di garanzie sia per i consumatori che per la stragrande maggioranza degli agricoltori che operano nel pieno rispetto delle norme in materia”.
Il Dipartimento Agricoltura della Regione Calabria al fine di accrescere la sicurezza dei consumatori che scelgono di consumare “bio”, ha strutturato un sistema di accertamento dell’attività degli Organismi di Controllo, ossia un sistema di “controllo dei controllori”.
L’espletamento delle verifiche, a carattere sistematico e continuativo, avverrà sia attraverso audit diretti presso le sedi degli Organismi di Controllo, sia attraverso sopralluoghi nelle aziende controllate. Nei mesi scorsi, inoltre, la competente struttura del Dipartimento è stata coinvolta in specifici percorsi formativi, che hanno visto la partecipazione del Mipaaf e delle Regioni Toscana ed Emilia Romagna, al fine di elevare il livello di competenza e la qualità delle azioni che si stanno mettendo in atto.
La gestione delle “non conformità” eventualmente rilevate in fase di controllo, prevede azioni sanzionatorie che possono portare anche all’esclusione dal sistema del biologico, con pesanti conseguenza economiche nel caso di adesione alle relative misure di sostegno previste dal Programma di sviluppo rurale.