Nella top ten degli espositori ci sono poi Portogallo, Cile, Argentina, Stati Uniti, Regno Unito, Germania e Sud Africa. Oltre al vino si prospetta una grande edizione per i distillati. Oltre a cognac, vodka, rhum, whisky, gin e armagnac, saranno presenti anche cachaca, grappa e tequila. A testimonianza dell'importanza dei distillati, per la prima volta a Vinexpo sarà installato al centro del Padiglione 3 un temporary bar, “Spiritual”, animato dalla rivista Spirits Business, con l'obiettivo di presentare i distillati.
Alla rassegna francese sono attesi circa 48mila visitatori, da 120 nazioni. Importante capitolo, quest'anno, lo riveste la gastronomia, con un programma di pietanze e vini sotto la guida Gault & Millau. I workshop vedranno la presenza di duetti formati da un cuoco e da un sommelier, che insieme animeranno alcune degustazioni. Tra le partecipazioni confermate, Arnaud Lallement, celebre cuoco del ristorante L'Assiette Champenoise di Reims e il suo sommelier, oltre Jean-Luc-Rocha, responsabile della cucina di Lynch Bages e Charles Thuillier, direttore del Cercle Lynch-Bages.
Di fondamentale importanza anche la #DigiZone, costituita da uno spazio di lavoro riservato ai portatori del pass blogger e da uno spazio conferenze aperto a tutti. Un luogo interattivo per scambiare idee, oltre a poter seguire conferenze e degustazioni brevi. L'Academy Vinexpo proporrà numerose degustazioni e conferenze, dedicate a tutti i vini del mondo. Saranno molto seguite da soggetti importanti dei mercati importatori, come gli Stati Uniti, sul quale verranno fatte conferenze ad hoc come l' “Inside the Us wine market”.
Non mancheranno cenni sul mercato africano, con un esperto come Pierre Castel, che parlerà delle opportunità e dei rischi connessi a tale mercato. Altri punti chiave della rassegna di Bordeaux saranno i Great Wine Capitals, l'e-commerce di vino, la logistica e il trasporto merci. In totale 90 appuntamenti in cinque giorni di salone.