L'Overview di Ismea di questa settimana pone la fragola come protagonista assoluta del mercato ortofrutticolo. L'offerta nazionale, elevata e di buona qualità, è premiata da un buon livello di prezzi, grazie alla minore pressione del prodotto spagnolo e al ritardo delle maturazione delle ciliegie, a causa delle temperature basse della scorsa settimana. Buona partenza della campagna delle angurie, e riscontri positivi arrivano anche dal melone.

Mele, pere e kiwi stanno seguendo l'andamento del mercato in maniera abbastanza regolare, con quotazioni che non dovrebbero registrare variazioni di rilievo. L'aumento delle temperature degli ultimi giorni sta favorendo l'offerta di zucchine, pomodori, melanzane e asparagi, che a fronte di una buona domanda, sono scambiati a prezzi più contenuti. Le quotazioni delle patate novelle del Salento, che hanno perso il 15% di superfici in un anno, dovrebbero mantenere quotazioni su livelli superiori rispetto alla scorsa campagna, così come il fagiolino del salernitano.

Nel settore zootecnico, la situazione permane difficile. Nel mercato dei suini rimane un eccesso di offerta a fronte di una domanda recessiva, anche per la presenza di prodotto estero, specialmente tedesco, a prezzi fortemente competitivi. Per il settore dei bovini sono previsti ribassi per i tagli meno pregiati, per la presenza sempre più pressante di carni estere. Sulle carni bianchi potrebbero esserci rialzi di prezzo nei listini di polli e tacchini, grazie a una buona domanda, mentre potrebbero calare le quotazioni dei conigli e delle uova.

Sul mercato lattiero-caseario, il mercato del grana rimane in una situazione di attesa, a fronte di una buona tenuta dell'export, e di una contrazione della produzione nazionale. Non facile nemmeno la situazione per le materie grasse, come per esempio la flessione pesante del burro. Sono previsti ulteriori cali, anche a causa del calo della domanda cinese. Per il comparto dei cereali sono previsti segni meno per frumento, mais, orzo e soia. Il granturco potrebbe registrare una flessione delle produzioni per la campagna 2015-2016. Stabilità infine per il mercato del riso, in un contesto più vivace e dinamico rispetto alla campagna dello scorso anno.