Sono state sospese ieri le operazioni di eradicazione di 22 alberi di ulivo affetti da Xylella fastidiosa, che ricadono nell'area focolaio di Veglie nel leccese. La struttura commissariale, informata del massiccio presidio in atto nella zona da parte di oltre un centinaio di ambientalisti, ha dato l'ordine di sospendere gli abbattimenti, previsti in giornata di ieri, perché sarebbero venute meno le condizioni di garanzia per l'ordine pubblico. Questo episodio segue di un giorno esatto l’abbattimento e la termodistruzione in serata di lunedì dei sette olivi in tenimento del focolaio di Oria, nel brindisino, che però aveva richiesto un dispiegamento straordinario di forze dell’ordine, seguito ad un Comitato per l’ordine e la sicurezza nella Prefettura di Brindisi.
Da quanto si apprende in queste ore, il commissario Giuseppe Silletti avrebbe intenzione di procedere agli abbattimenti nel massimo riserbo, forse anche modificando il programma iniziale. Gli attivisti stanno presidiando quasi tutti gli accessi ai terreni agricoli dove ricadono le piante da abbattere, seguendo ogni spostamento del personale del Corpo forestale dello Stato e anche degli ispettori del Consorzio di difesa produzioni intensive di Lecce, incaricati della fase di campionatura delle piante ricadenti in un raggio di 200 metri da quelle infette.
Da ieri sono in corso e si terranno fino a domani, le giornate finalizzata al contrasto della Xylella fastidiosa e alla tutela degli ulivi. Le organizzano in ogni comune della provincia di Lecce, la locale Aprol, Legambiente Puglia, Voce dell'Ulivo ed il Consorzio di Tutela dell'olio extravergine di oliva “Terre d’Otranto”. Gli appelli raccolti sono quelli dei "100 trattori per 100 comuni" e di "Sindaci in campo" lanciati dal ministro Martina sabato scorso. Il primo si rivolge a tutte le aziende che intenderanno aderire all'iniziativa dedicando una giornata lavorativa su tutte le aree private dei propri concittadini che non hanno i mezzi tecnici ed economici per ottemperare agli obblighi del Piano di contenimento del Complesso del disseccamento rapido dell’olivo: fresature, arature, sfalci e potature.
Il secondo appello, invece, era rivolto ai sindaci, che saranno protagonisti organizzando giornate di operazioni di sfalcio delle erbe infestanti sulle aree pubbliche e private abbandonate, coinvolgendo anche i cittadini e le aziende volontarie, munite di attrezzature proprie. Il tutto per impedire che l'involo della Cicalina sputacchina, insetto vettore della Xylella fastidiosa, possa allargare a macchia d'olio l'infezione.
Le giornate di impegno straordinario seguono anche alla vibrata protesta dell’assessore all’agricoltura della regione Puglia Nardoni del 4 aprile scorso, che aveva detto: "In questo difficile frangente non si fa l'unica cosa utile e completamente innocua che proprietari e conduttori dei terreni devono fare: arature e potature. Ed è decorso inutilmente il termine del 5 aprile, fissato dal Piano, per questi interventi”.