Il nuovo Piano di sviluppo rurale incorpora strategie idonee per favorire un ulteriore ammodernamento dell’agricoltura lombarda, ma sarà indispensabile coinvolgere al massimo grado nella sua implementazione dottori agronomi e dottori forestali, custodi di un patrimonio di professionalità fondamentale per dare competitività al settore primario”: così si è espresso il presidente regionale dei dottori agronomi e dei dottori forestali lombardi, Gianpietro Bara, sintetizzando i risultati della giornata di studi organizzata dalla Federazione a Mantova, nella cornice di palazzo Te, con il supporto di Regione Lombardia e con il patrocinio del Conaf, l’Ordine nazionale della categoria.

Misure a sostegno dei sistemi naturali e forestali, evoluzione e riqualificazione del paesaggio agrario, rapporto tra attività zootecnica e territorio, prevenzione del rischio idrogeologico: questi sono solo alcuni dei temi oggetto di approfondimento durante l’incontro, che ha visto la partecipazione di qualificati relatori della Federazione, del Conaf e dell’amministrazione regionale. Le aspettative del mondo agricolo e rurale sono ora concentrate sulla fase di approvazione finale a Bruxelles del nuovo Psr, che la giunta lombarda ha adottato ufficialmente lo scorso 11 luglio.

Tra le sfide che attendono l’agricoltura lombarda vi è sicuramente quella della ricerca di un adeguato equilibrio tra attività produttive e tutela del territorio. “Riteniamo che il nuovo Psr – ha sottolineato Bara – debba funzionare anche come strumento di indirizzo in grado di premiare una corretta gestione del territorio, per garantire un’adeguata valorizzazione delle aree agricole e un uso intelligente delle risorse naturali, in linea con le richieste dell’opinione pubblica e delle istituzioni comunitarie. Il tutto senza perdere di vista le preminenti esigenze produttive dell’agricoltura professionale lombarda, vera locomotiva del settore agroalimentare italiano”.

Ai lavori della conferenza ha preso parte anche l’assessore regionale all’agricoltura della Lombardia, Gianni Fava, il quale ha illustrato le principali strategie della nuova programmazione per lo sviluppo rurale, riconoscendo la strategicità della consulenza fornita da professionisti qualificati ai quali è richiesta una sempre maggiore preparazione al fine di predisporre progetti di elevata complessità.

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