Il ministro ha sottolineato come sia consapevole “che purtroppo non sempre le peculiarità del prodotto Dop sono riconosciute e valorizzate. Gli interessi del mercato alle volte sottostimano le caratteristiche specifiche dei prodotti trattandoli come commodities e appiattendo le decisioni di acquisto in funzione di un mero riscontro sul prezzo. Ciò non toglie che l’Igp debba essere rispettato mentre ogni evocazione deve essere segnalata per poter essere sanzionata”. La scarsa concorrenzialità all’estero viene addebitata dal ministro ad alcune peculiarità dell’economia italiana, tra cui un'alta frammentazione aziendale e costi di produzione elevati. “Per questo motivo la strada dell’associazionismo rimane una soluzione interessante per superare la polverizzazione dell’offerta”.
Il terzo tema affrontato, infine, è quello degli accordi europei sugli scambi commerciali di prodotti ortofrutticoli tra Marocco e Ue. “Su pressione dell'Italia la Commissione europea sta costantemente effettuando il monitoraggio necessario a verificare il rispetto dell'accordo commerciale, in particolare per quanto riguarda le importazioni di pomodoro. Sul tema abbiamo anche ottenuto dalla Commissione un rafforzamento del regime dei prezzi di entrata che regola l'introduzione di prodotto extra-Ue in Europa e una procedura più stringente in merito alla tracciabilità dei lotti importati”.
Il ministro indica la prosecuzione del suo interesse alle problematiche citate “con una strategia agricola nazionale decisa e orientata ad affrontare queste problematiche” e ribadisce la responsabilità e l’interesse a collaborare con il Consorzio per approfondire le tematiche.
“Sono molto soddisfatto dell’attenzione che il ministro Martina ha posto sulle questioni da noi rappresentate - ha commentato il presidente Sebastiano Fortunato -. L’incontro svoltosi qualche giorno fa ci ha confermato il suo interesse ad approfondire la tematica poiché essa rappresenta non solo una delle leve economiche più importanti del nostro territorio, ma anche una vocazione da cui tutti possiamo trarre vantaggio grazie a una sinergia con gli altri comparti di sviluppo economico, come quello turistico. Il suo invito all’associazionismo giunge in una fase importante, in cui da qualche mese stiamo tentando proprio di creare un tavolo di lavoro per la concentrazione dell’offerta, scontrandoci però con molti problemi e resistenze sul territorio. Riteniamo che sia l’unica soluzione per contrastare la concentrazione della domanda”.
Intanto il Consorzio è impegnato nella fase conclusiva della sesta edizione della Festa del Pomodoro, che si chiuderà domani sera a Marzamemi, in piazza Regina Margherita, con degustazioni, premiazioni e spettacoli musicali. “Crediamo in questa iniziativa - spiega il direttore Salvatore Chiaramida - non solo come momento di festa, ma soprattutto di dialogo tra le istituzioni e gli altri stakeholder, perché riconoscano e partecipino all’importanza che il nostro Pomodoro Igp ha in termini di economia, cultura e promozione dell’intero territorio”.
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