Nuovo Consiglio di amministrazione per Brio, società di Campagnola di Zevio (Vr) attiva, in Italia e all’estero, nella vendita dei prodotti alimentari biologici. Dopo l’ingresso nella compagine sociale di Agrintesa, Alegra e Apo Conerpo, l’assemblea dei soci di Brio ha nominato presidente Gianni Amidei e vice presidente Albino Migliorini. Gli altri consiglieri sono: Gabriele Chiesa, Piergiorgio Lenzarini, Gaetano Zenti, Cristian Moretti, Raffeale Drei, Simone Bazzoni e Paolo Fontanabona.

Confermato l’assetto organizzativo-operativo di Brio con Andrea Bertoldi direttore generale e Tommasino Fusato direttore commerciale. La sede amministrativa e commerciale rimarrà a Campagnola di Zevio e l’azienda potrà avvalersi della collaborazione commerciale-marketing di Alegra. Gli stabilimenti di lavorazione saranno due, a Campagnola di Zevio e Gambettola (Fc), e saranno gestiti da Agrintesa.

Con questa importante riorganizzazione la “nuova” Brio beneficia del contributo di tutti i soggetti coinvolti che apportano, da un lato, il grande patrimonio di esperienza e conoscenza specifica nel biologico e, dall’altro, la straordinaria capacità produttiva, organizzativa e commerciale consolidata negli anni.
L’obiettivo è aumentare i volumi gestiti e il fatturato globale (arrivando a 100 milioni di euro entro 5 anni con una quota del 50% di export) grazie all’ottimizzazione della pianificazione industriale, alla programmazione delle produzioni ed alla razionalizzazione dei costi mediante una specializzazione delle lavorazioni.

“Da ora il gruppo Brio può consolidare la propria posizione in Italia e all’estero partendo dalle attuali 33.000 tonnellate di prodotto gestito e da un fatturato di 60 milioni di euroafferma Gianni Amidei -. Il fine è raggiungere l’attenzione del mercato europeo e mondiale per diventare la prima realtà italiana dell’ortofrutta biologica”.
Soddisfatto dell’operazione Andrea Bertoldi: “Dopo tante ricerche - ha detto - siamo contenti di aver trovato un partner che potrà garantire un impulso importante allo sviluppo del biologico. Siamo fiduciosi, infatti, che un numero sempre maggiore di realtà produttive coglieranno l’importanza e le potenzialità del bio e saranno interessate ad entrare a far parte di un gruppo moderno come il nostro”.