E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare i dati Istat sull’andamento del Pil nel primo trimestre del 2014 nell’evidenziare che l’unico segnale positivo è, nonostante tutto, l’aumento congiunturale dell’agricoltura.
A causa della crisi, i consumi alimentari degli italiani sono scesi sui valori minimi dagli anni Ottanta con la spesa alimentare per abitante che era sempre stata tendenzialmente in crescita dal dopoguerra, fino a raggiungere l’importo massimo nel 2006 per poi crollare da allora, progressivamente ed in misura crescente ogni anno, secondo le elaborazioni Coldiretti su dati Istat sui consumi finali delle famiglie a valori concatenati.
"Una leggera inversione di tendenza positiva è attesa per il 2014 perché - conclude la Coldiretti - sarà proprio la spesa alimentare, che rappresenta la seconda voce dei budget familiari, a beneficiare maggiormente del bonus di 80 euro al mese per alcune categorie di lavoratori dipendenti, disoccupati e cassintegrati che destinano una quota rilevante del proprio reddito all’acquisto del cibo".
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Fonte: Coldiretti