Ora la primavera sembra essere arrivata con ampio anticipo, infatti già a gennaio - secondo una stima di Coldiretti sui dati forniti dal Consorzio di bonifica di Piacenza relativi ai valori registrati sulle due dighe della provincia - la temperatura media ha fatto segnare un valore superiore rispetto a quelle degli ultimi 6 anni di 2-5 gradi centigradi e a febbraio le temperature anomale registrate hanno una media mensile superiore anche di 5 gradi rispetto ad alcune medie registrate negli ultimi 6 anni.
“Siamo di fronte - afferma Luigi Bisi, presidente di Coldiretti Piacenza -, agli effetti dei cambiamenti climatici che si manifestano sempre di più con sfasamenti stagionali che accelerano lo sviluppo fenologico di molte colture: dai casi di germogliamento precoce e loro conseguente sensibilità ai possibili ritorni di freddo e alle gelate primaverili fino al processo di fioritura di molte varietà di piante come i mandorli, gli albicocchi e alcune varietà di peschi che sono già molto avanti rispetto al normale. Il rischio associato a questo anticipo di primavera è alto: alla prima gelata potremmo perdere il prodotto”.
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Fonte: Coldiretti Piacenza