Una fiera multicanale, aperta a tutta la filiera alimentare, sia produttiva che distributiva: sarà questa la 17° edizione di Cibus, in programma a Parma dal 5 all'8 maggio. Un’evoluzione dettata dal mercato, ma anche dall’imminente evento internazionale Expo 2015.

Cibus 2014 vedrà le grandi aziende alimentari a fianco delle piccole e medie, le catene distributive estere ed italiane assieme al commercio al dettaglio e ai duty free, le grandi brand del made in Italy vicino alle eccellenze e alle nicchie come il biologico ed il gluten free, la ristorazione tradizionale accanto alla ristorazione travel e organizzata.

Tra le novità di questa edizione, la particolare attenzione dedicata ai prodotti Kosher e Halal, due segmenti di mercato che presentano interessanti trend di crescita, soprattutto nelle prospettive di export.
 
Il programma di Cibus 2014
I padiglioni di Fiere di Parma saranno divisi in quattro macroaree: Freschi (salumi, carne, formaggi, gastronomia, surgelati ecc.),  Grocery (pasta, conserve, oli e condimenti, confectionery ecc.), Specialità regionali e internazionali, Bevande.
 
Tanti gli eventi e le iniziative speciali, illustrati in dettaglio sull'apposita pagina del sito di Cibus.
 
Tra questi: il convegno della Nielsen e dell’Università di Parma su come utilizzare la leva della promozione nella distribuzione (con Giampiero Lugli, professore di marketing distributivo); l’area “Cibus nel Dettaglio” con  100 espositori, scelti tra i fornitori di Lekkerland, società internazionale leader di distribuzione di prodotti dolciari, bevande ed articoli d'impulso in Italia, che darà spazio al mondo del dettaglio; l’area “Food Service”, un’educational per individuare focus e tendenze della ristorazione Fuori Casa;  “Cibus Bollicine” che propone una vasta gamma di spumanti e vini mossi da abbinare al food made in Italy; i progetti dedicati all’area del biologico, del gluten free e degli alimenti surgelati. .
 
Totalmente cambiato ed ampliato il fuori salone di Cibus, CibusLand, con degustazioni ed eventi nelle strade di Parma, un’area dedicata ai food blogger che interagiranno con gli espositori di Cibus, una grande lounge After Cibus riservata a visitatori ed espositori all’interno del palazzo del Governatore.
 
Numerosi anche i convegni, a partire dal quello inaugurale che farà il punto sullo stato dell’arte del comparto, l’Assemblea annuale di Federalimentare che si tiene tradizionalmente a Cibus, i tre Focus country su Cina, India e Sud Est Asiatico, le opportunità fornite dal Programma europeo Horizon 2020 (in collaborazione con ENEA) e il focus sulle più interessanti tecnologie di efficienza energetica nell’industria agro-alimentare promosse dal progetto europeo Sinergia.
Ed inoltre:  “Promuovere il made in Italy, lezioni dall’estero”, evento che prevede un riconoscimento alle catene distributive estere che meglio hanno valorizzato il prodotto alimentare made in Italy ed un dibattito con produttori e retailer italiani su cosa si stia facendo in Italia per promuovere i prodotti nazionali; “Alimentiamo le vendite”, convegno sul mondo della ristorazione organizzata ed il travel retail, con testimonianze delle imprese attive nel duty free e negli spazi travel.

L’imperativo di Cibus 2014 è ancora una volta “aumentare l’export del food made in Italy”, ma cercare anche di rivitalizzare il mercato interno. I dati statistici sull’andamento del mercato nel 2013 rilasciati a fine febbraio da Federalimentare sul periodo gennaio/novembre 2013 sono eloquenti: la flessione delle vendite nel mercato italiano è del – 2,1%, mentre l’export continua a crescere senza soluzione di continuità e realizza un +7,1%.

L’export alimentare italiano
I dati di Federalimentare riferiscono che l’export è cresciuto negli 11 mesi del 2013 sia nei Paesi storici di sbocco come Europa +4,9% e Stati Uniti +5,4%) sia nei nuovi mercati come Russia +21,3%, Cina +9,7%, Hong Kong + 13,7%,  India +10,5%, Brasile + 7,2%, Sud Africa +20,5%. Continua lo sviluppo a doppia cifra sui mercati arabi: Emirati Arabi Uniti + 27,7%, Arabia Saudita +16,9%. Interessanti i dati di alcuni Paesi mediterranei: la Turchia +20,7%, l’Algeria +67%, la Libia +42,6%. Cresce anche l’export dei Paesi dell’Est europeo: Polonia +13,3%, Romania + 10,1%, Ucraina +15%.
 
“Cibus Market Check”
Negli ultimi due anni, Cibus ha sviluppato il progetto “Cibus Market Check” che ha portato decine di aziende italiane ad incontrare le realtà distributive dei Paesi di interesse prospettico  per il nostro export. E proprio in questi giorni, una delegazione di Cibus con un numeroso gruppo di aziende italiane farà tappa a Tokio per dialogare con i buyer delle più importanti catene distributive: Aeon, Isetan - Mitsukoshi, Family Mart, Kinokuniya.
Molti dei buyer incontrati nelle tappe 2013 e 2014 del “Cibus Market Check” (Stati Uniti, Brasile, Russia, Tailandia, Giappone) saranno presenti a Cibus 2014. Grazie ad un forte investimento nell’incoming sono attesi oltre mille buyer esteri nel solo programma Vip organizzato appositamente da Cibus, provenienti dai principali mercati americani, sudamericani, europei, mediorientali, arabi, e soprattutto asiatici.

Paesi Focus di Cibus 2014
I Paesi Focus di Cibus 2014 saranno per l’Europa: Germania, Francia, Regno Unito, Svizzera e Benelux; per gli extra-europei: Stati Uniti d’America, Canada, Brasile, Giappone e Russia. Un’attenzione particolare sarà riservata ai Paesi del mercato del Sud Est Asiatico, grazie anche al grande successo dell’iniziativa congiunta Cibus/Anuga-Fiera di Colonia che ha portato nel 2013 cento aziende italiane alla fiera Thaifex di Bangkok, una esperienza che conterà su un raddoppio degli espositori Italiani nel 2014. La collaborazione tra Fiere di Parma e Fiera di Colonia si è mostrata così efficace che si progetta di intervenire in Cina, a Pechino, con lo stesso format di collettiva co-gestita dai due enti fieristici.

“Italian Region B2B”
L’export non dovrà essere esclusiva delle grandi aziende alimentari, ma dovrà coinvolgere anche le medie e le piccole imprese. In questo contesto si inquadra la nuova area “Italian Region B2B” organizzata a Cibus 2014 dove le PMI delle regioni, che producono i sapori tipici italiani, potranno valorizzare le loro produzioni agli occhi degli importatori esteri alla ricerca di specialità di fine food.