"Sono necessari profondi cambiamenti nel modo in cui le risorse marine del pianeta sono gestite per salvaguardare la sicurezza alimentare globale e garantire il benessere dei Paesi costieri e insulari", ha affermato il direttore generale della Fao, José Graziano da Silva, intervenendo al Blue Economy Summit (Abu Dhabi,19-20 gennaio). "Non possiamo continuare a utilizzarle come se fossero inesauribili. E non possiamo neanche continuare ad usare i nostri oceani come vasche di rifiuti".  Tutti i gravi problemi che minacciano la salute degli oceani come l'inquinamento, la pesca eccessiva, condizioni meteorologiche alterate e l'innalzamento del livello del mare derivanti dal cambiamento climatico, devono essere affrontati sul serio da subito, ha aggiunto il direttore generale della Fao che ha sottolineato: "La salute del nostro stesso pianeta, la nostra salute e la sicurezza alimentare, dipendono da come trattiamo il mondo blu".

Si stima che il 30% degli stock ittici mondiali siano sfruttati in eccesso, esauriti o in fase di ricostituzione, con perdite economiche nel settore della pesca marittima derivanti dalla cattiva gestione, da inefficienze e dallo sfruttamento eccessivo che come dimostrano gli  studi della Fao si aggirano intorno a 50 miliardi di dollari l'anno.
I cambiamenti meteorologici dovuti al cambiamento climatico stanno avendo conseguenze su molte comunità che dipendono dagli oceani per la propria sopravvivenza, mentre l'innalzamento del livello del mare rappresenta una minaccia in particolare per i piccoli Stati insulari in via di sviluppo (Sids).

Un'economia blu
Il modello di "un'economia blu" evidenzia la conservazione e la gestione sostenibile, basata sulla premessa che gli ecosistemi oceanici sani sono più produttivi. Per sostenere il passaggio a questo nuovo approccio, la Fao sta lanciando la Blue Growth Initiative: l'Organizzazione aiuterà i Paesi a sviluppare e attuare un'economia blu e far crescere programmi e strategie. L'iniziativa avrà lo scopo di favorire i partenariati e fungere da catalizzatore per lo sviluppo di politiche, investimenti e innovazione a sostegno della sicurezza alimentare, la riduzione della povertà, e la gestione sostenibile delle risorse acquatiche.