Il congelamento della vendita all'asta di una parte dei permessi di Co2 per aumentarne il prezzo e incoraggiare le imprese a investire in innovazioni a basse emissioni di carbonio è stato approvato martedì dal Parlamento europeo. Le misure, emendate lo scorso luglio per fissare condizioni più rigorose per il congelamento, ripristineranno l'effetto d'incentivazione del Sistema di scambio di emissioni, progettato per ridurre le emissioni di Co2.

"Siamo riusciti a convincere i nostri colleghi che il backloading è assolutamente necessario affinché il nostro sistema di commercio delle emissioni raggiunga i propri obiettivi", ha detto il relatore Matthias Groote (S&D, De), dopo l'approvazione della sua relazione con 385 voti favorevoli, 284 voti contrari e 24 astensioni. "L'Ets non esiste per danneggiare la nostra industria, al contrario. Si premia l'innovazione e l'efficienza, mettendo un prezzo al carbonio. Ma bisogna fornire un chiaro segnale sui prezzi".

L'emendamento, proposto dal Parlamento e già concordato con gli Stati membri, prevede che la Commissione europea possa - in circostanze eccezionali - modificare il calendario delle aste, ma solo nell'eventualità che uno specifico studio di valutazione d'impatto mostri che non c'è rischio significativo di delocalizzazione al di fuori dell'Ue delle imprese dei settori interessati. La Commissione potrà procedere a detto adeguamento nella terza fase del sistema di scambio di emissioni (Emissions trading scheme, Ets) e per un massimo di 900 milioni di quote. Dalla sua creazione nel 2005, l'Ets ha fissato un massimale complessivo delle emissioni che, nel lungo termine, si sta gradualmente riducendo. Entro il 2020, le emissioni dei settori industriali coperti dal sistema Ets saranno inferiori del 21% rispetto al 2005. Le imprese ricevono o acquistano crediti messi all'asta dagli Stati membri; con un credito che corrisponde a una tonnellata di emissioni di Co2. Le aziende possono anche procedere alla vendita dei crediti inutilizzati. Limitando l'offerta di crediti si assicura che essi conservino valore e in tal modo il sistema premia le aziende che investono per limitare le emissioni.

Il crescente surplus di quote di emissioni, dovuto a un'offerta eccessiva e al rallentamento dell'economia, ha visto il prezzo del carbonio cadere ben al di sotto dei livelli stimati quando fu creato il sistema Ets. La Commissione europea propone pertanto misure che consentano di "rinviare " - o ritardare - la tempistica di una parte dei crediti da mettere all'asta. Il Consiglio dovrà ora esprimersi sulla legislazione nella riunione del 16 e 17 dicembre. Le misure per correggere il mercato del carbonio potranno quindi essere attuate dalla Commissione in base ai poteri delegategli.