La necessità di sistemi alimentari migliori per sconfiggere fame e malnutrizione è stato il messaggio centrale delle celebrazioni della Giornata mondiale dell'alimentazione, tenutesi ieri presso la sede della Fao alla presenza di ministri, diplomatici, capi di agenzie delle Nazioni Unite ed altre personalità.

La Giornata mondiale dell'alimentazione, celebrata in 150 Paesi, commemora l'anniversario della fondazione della Fao nel 1945.
Le celebrazioni di quest'anno si svolgono alla luce dei nuovi dati sula fame che mostrano che al mondo vi sono 842 milioni di persone cronicamente sottoalimentate.

La cerimonia presso la Fao
"E 'uno scandalo che ci siano ancora fame e malnutrizione nel mondo".
Questo il messaggio di Papa Francesco alla Fao, letto da monsignor Luigi Travaglino.
Il Papa ha incolpato l'individualismo per  "l'atteggiamento di indifferenza", come se la fame e la malnutrizione fossero un fatto inevitabile.  "Fame e denutrizione non possono mai essere considerati un fatto normale al quale abituarsi, quasi si trattasse di parte del sistema", ha affermato il Papa, sottolineando l'importanza di rinnovare i sistemi alimentari per portare in essi il valore della solidarietà con i poveri. "Abbiamo bisogno di educarci alla solidarietà ... e non solo a diverse forme di assistenza", ha proseguito.
Ha esortato poi a eliminare le perdite e gli sprechi alimentari, che rappresentano un terzo della produzione alimentare mondiale.

La Giornata mondiale dell'Alimentazione è stata celebrata alla presenza di ministri, diplomatici,
capi di agenzie delle Nazioni Unite ed altre personalità
©FAO/Giulio Napolitano

Una più ampia comprensione del problema della fame
"Non possiamo migliorare l'alimentazione senza sicurezza alimentare e non possiamo raggiungere la sicurezza alimentare se non abbiamo sistemi alimentari corretti", ha dichiarato il direttore generale della Fao, José Graziano da Silva, nel suo intervento alla cerimonia.

Nonostante i sistemi alimentari producano cibo a sufficienza per tutti, oltre la metà della popolazione mondiale è affetta da sovra-o sotto-consumo.
"I costi economici della fame sono impressionanti. Possono rappresentare fino al 5 per cento del reddito globale in termini di perdita di produttività e costi diretti di assistenza sanitaria" ha proseguito Graziano da Silva.

Graziano da Silva ha fatto notare che 62 dei 128 paesi monitorati dalla Fao hanno raggiunto l'obiettivo di sviluppo del millennio sulla fame.
"Questi 62 paesi ci dimostrano che vincere la guerra contro la fame è possibile" ha ricordato il direttore generale, ma occorre una nuova e più ampia comprensione del problema della fame. "La Giornata mondiale dell'alimentazione è un'opportunità per adottare strumenti critici e soluzioni per un mondo senza fame e per vedere fame e  malnutrizione come il tragico esito di sistemi alimentari non sani, di cui siamo tutti responsabili".

Un cambiamento di cultura
Nunzia De Girolamo, ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali, ha affermato nel suo intervento che il cibo è un diritto del quale nessuno dovrebbe essere privato.
Ha poi denunciato gli sprechi alimentari, chiedendo un radicale cambiamento di cultura. "Ridurre gli sprechi alimentari non è solo una strategia per i tempi di crisi, ma un modo di vita che dovremmo adottare se vogliamo un futuro sostenibile per il nostro pianeta" ha concluso.

Nunzia De Girolamo, ministro delle Politiche agricole, nel suo intervento alla Fao
©FAO/Giulio Napolitano

La crescita avvantaggia tutti
Nel suo discorso introduttivo la first lady del Perù, Nadine Heredia, ha esortato ad adottare una strategia di ampio respiro che includa la salute, l'istruzione e pari opportunità per le donne. "Abbiamo bisogno di politiche statali coerenti con la crescita economica, con la spesa sociale e con gli investimenti pubblici nei servizi di base" ha detto.
Il Perù è uno dei Paesi che hanno raggiunto l'obiettivo di sviluppo del millennio sulla fame e ridotto la malnutrizione nei bambini sotto i cinque anni. Heredia che è anche ambasciatrice speciale della Fao per l'Anno internazionale della Quinoa 2013, ha definito il grano indigeno delle Ande, un "super alimento" che sta contribuendo alla lotta contro la fame.

L'importanza dei piccoli proprietari
"Sappiamo che i piccoli agricoltori possono contribuire a sistemi alimentari sostenibili se hanno infrastrutture, politiche e istituzioni di sostegno ben funzionanti" ha detto nel suo intervento il presidente del Fondo internazionale per lo sviluppo agricolo, Kanayo Nwanze, citando gli esempi di Brasile, Cina, Malesia e Vietnam.

Il ruolo delle donne
Ertharin Cousin, la direttrice esecutiva del Programma alimentare mondiale, ha dichiarato nel suo intervento che "l'azione per rafforzare e riformare i sistemi alimentari deve riconoscere appieno il ruolo fondamentale delle donne".