“La campagna della frutta estiva che si è chiusa è stata caratterizzerata dall'andamento a due velocità, ma sono mancate le marce intermedie”, dice dice Giancarlo Minguzzi, presidente della Op Minguzzi Spa di Alfonsine (Ra) e di Fruitimprese Emilia-Romagna. “Dopo una campagna fragole dai prezzi altalenanti, albicocche, pesche e nettarine sono partite molto bene già da metà maggio, e il trend è continuato anche in giugno e luglio, sostenuto da un'offerta inferiore rispetto al 2012 e da un corretto timing fra le produzioni del Sud e del Nord Italia. Ma già dai primi di agosto c'è stato un brusco calo dei prezzi, anche di 15 centesimi in una settimana, diminuzione che è continuata nelle settimane successive fino a settembre senza mai riprendersi. Una pesantezza dovuta sia al calo qualitativo del prodotto in agosto sia alla concomitante offerta da differenti zone italiane di produzione (Sud Italia, Emilia Romagna, Veneto e Piemonte), che ha causato concorrenza interna con difficoltà di coordinamento su offerte e prezzi. Si aggiunga poi anche l'offerta di altri prodotti quali uva, susine, pere e mele estive. Quindi o hai da offrire pesche e nettarine di alta qualità altrimenti ti devi accontentare dei prezzi offerti da discount e altri”.

In merito alla campagna dei prodotti autunnali, i prezzi – dice Minguzzi – “per pere e mele sono partiti bene grazie a un mercato vuoto di questi prodotti che stanno così realizzando sui mercati buoni prezzi, sicuramente remunerativi per i produttori. Il kiwi non dovrebbe registrare sovrapproduzioni, ma rimanere sui quantitativi dello scorso anno e probabilmente anche di migliore qualità, quindi permetterci di fare quel salto qualitativo in giro per il mondo che da tanti anni noi operatori auspichiamo”.

"Come Fruitimprese giudichiamo un bene per il Paese l’aver evitato una crisi di governo distruttiva per la nostra economia. La presenza al Macfrut del ministro Nunzia De Girolamo ha dimostrato, negli incontri che gli operatori del nostro settore hanno avuto con lei, di essere consapevole dei problemi e delle opportunità che abbiamo, soprattutto quelle di aumentare le esportazioni dei nostri prodotti. A tal fine abbiamo avuto dal ministro l’impegno di una adeguata pressione sulle nostre ambasciate all’estero per alleggerire la burocrazia e aumentare la conoscenza dei nostri prodotti”.