E' tempo di risultati per il progetto “Sineflor: sinergie ed innovazioni in ortofloricoltura”, iniziativa realizzata fra Marsala e Petrosino, nell’ambito della misura 124 del programma di sviluppo rurale 2007/2013, che ha previsto l’erogazione di fondi europei per l’attuazione di sperimentazioni e sviluppo pre-competitivo volte a migliorare le produzioni aziendali. La sinergia fra mondo dell'impresa in ortofloricoltura e mondo della ricerca, dopo due anni di sperimentazione sul campo, ha prodotto importanti esiti in merito all'ampliamento del calendario di produzione dei prodotti e dal punto di vista nutritivo, qualitativo e quantitativo su una specie orticola “pomodoro” da frutto fresco e su una specie arborea di piante di “agrumi” in vaso con frutto.

Fra i relatori Francesca Pipitone, presidente della società capofila dell'Ats del progetto, e i ricercatori Antonio Motisi (Cnr), Eleonora D'Anna (Consorzio Certa), Claudio De Pasquale e Fabio D'Anna (Dipartimento Scienze agrarie e forestali di Palermo) e Claudio Midolo (impresa Agile srl) che hanno approfondito temi quali la nutrizione minerale e qualità del prodotto commerciale delle colture agricole esaminate; gli approcci metodologici innovativi per il miglioramento degli standard produttivi delle piante di agrumi ornamentali; l'innovazione varietale e la tecnica colturale del pomodoro; e un'efficace comunicazione dei risultati alle imprese.

Analizzando alcuni ibridi di pomodoro da frutto fresco, sono state individuate nuove soluzioni nutritive volte a migliorare la qualità del frutto rispetto allo standard prodotto in Sicilia; anche, grazie all'introduzione di un nuovo elemento nutritivo il selenio che è stato ritrovato in quantità ottimali nel frutto, migliorandone ulteriormente le caratteristiche con le note proprietà benefiche antiossidanti e anti invecchiamento. Altre innovazioni riguardano la scelta varietale e le tecniche di coltivazione in fuorisuolo, che hanno permesso l'ampliamento del calendario di produzione e una maggior durata commerciale del prodotto.

Per quanto riguarda la sperimentazione delle piante di agrumi ornamentali – ha affermato il responsabile scientifico del progetto Fabio De Pasquale si è registrato un miglioramento dello standard qualitativo e produttivo di piante in vaso con frutto, grazie a particolari nutrizioni minerali e alla vantaggiosa tecnica di coltivare le piante di limone nel vaso diametro cm. 15, che ha permesso: la riduzione della durata del ciclo produttivo, il dimezzarsi dei costi di trasporto e della superficie destinata alla coltivazione ed inoltre – ha continuato - nel comparto vivaistico, la messa a punto della radicazione delle talee a luglio che ha ridotto drasticamente i costi delle barbatelle per il verificarsi di risparmio energetico, della riduzione dei costi del campo di piante madri e degli ammortamenti dei bancali di radicazione”. Ad intervenire inoltre Vincenzo Trapani, responsabile agronomo della Trapani piante ornamentali, che ha sottolineato l'importanza della sinergia fra imprese e ricerca per il miglioramento qualitativo delle produzioni e per l'ottimizzazione economica e produttiva.

Tutti i risultati della sperimentazione sono a disposizione cliccando QUI