Martedì 24 settembre la Sala Europa di Macfrut sarà una babele di lingue in quanto si terrà il summit mondiale che richiamerà operatori e ricercatori, esperti e produttori da ogni parte del mondo.
Il Summit, da alcuni anni, si tiene il giorno prima dell’inaugurazione di Macfrut, la rassegna internazionale della filiera ortofrutticola (Cesena 25-27 settembre) e determina un importantissimo appuntamento di alto profilo su uno degli aspetti specifici del settore. Negli anni scorsi, ad esempio, si affrontarono le problematiche dei consumi, poi di mele-pere-ortaggi (2011) e fragole (2012).

L’edizione 2013 è su “Il mondo del kiwi fra emergenza e mercatoLe eccellenze si confrontano”, organizzato da Macfrut in collaborazione con il Cso, con inizio alle 10.
Si inizia con i saluti delle Autorità per poi entrare nella “sezione” dedicata allo scenario, che viene moderata da Roberto Della Casa, Università di Bologna. La prima relazione “Le previsioni di produzione 2013/2014 e l’impatto economico della batteriosi” viene tenuta da Elisa Macchi, direttore Cso, segue “I nuovi mercati: numeri, tendenze e barriere” di Marco Salvi, presidente Fruitimprese.
Alle 11:30 c’è la Tavola rotonda su “La situazione della batteriosi” con Raffaele Testolin, Facoltà di Agraria Università di Udine; Guido Cipriani, Cra Roma; Mario Scortichini, Cra Caserta; Graziano Vittone, Sezione tecnica colturale e Coordinatore coordinamento Creso; Alberto Contessi, Servizio Fitosanitario Regione Emilia-Romagna; Giovanni Zannini, Servizio Fitosanitario Regione Veneto; Giacomo Michelatti, Servizio Fitosanitario Regione Piemonte; Luciano Nuccitelli, Servizio Fitosanitario Regione Lazio; e un rappresentante del Mipaaf.

Alle 14.30 si tiene l’incontro “Le esigenze”, moderato da Alessandro Fornari, di Kiwifruit of Italy con le relazioni: Produrre kiwi nell’era della Psa di Joel Vanneste - Institute of Plant & Food Research New Zealand; La ricerca, verso nuovi orizzonti di Caihong Zhong - Wuhan Botanical Garden, Chinese Academy of Sciences, China; Fra prodotto e organizzazione, nuovi e vecchi competitori di Carlos Cruzat -Comité del Kiwi (Asoex) Cile.
Dopo il dibattito sulle due sessioni, alle 16:30 le conclusioni di Paolo Bruni, presidente Cso.
Quando si parla di kiwi occorre aver presente la Cina, che è sicuramente il principale Paese produttore, però, non esistendo stime ufficiali sulla reale consistenza degli impianti e delle produzioni, pare che, dalle ultime informazioni, il Paese abbia superato il milione di tonnellate, di cui non si conoscono però gli aspetti qualitativi.
Se non consideriamo la Cina, l’Italia è il primo paese produttore di kiwi nel mondo. La produzione commercializzabile mediamente è pari a circa 430.000 tonnellate, ma è stata in grado anche di avvicinarsi alle 480.000 in anni abbastanza recenti, la Nuova Zelanda è sui 360.000 e la produzione del Cile si aggira a 240.000 tons.

Se consideriamo la produzione dell’Emisfero Nord (sempre escluso la Cina), l’Italia detiene oltre il 60% dell’offerta, seguita, ma a notevole distanza, dalla Grecia (circa 120.000 tonnellate nel 2012).
La produzione italiana è concentrata in quattro regioni: il Lazio che detiene circa il 30% dell’offerta nazionale, il Piemonte, con circa il 20%, l’Emilia Romagna, con il 16% e il Veneto con il 15%.

Per informazioni:
Tel. 0547 317435 - Sito web: www.macfrut.com - e mail: info@macfrut.com