Lo ha reso noto la Commissione Ue in una nota del portavoce del commissario al commercio, Karel De Gucht, nella quale si dice "delusa" dall'azione intrapresa dalla Cina.
L'inchiesta sui sussidi che sarebbero stati forniti dall'Ue agli esportatori di vino in Cina, è stata avviata dopo i reclami di alcuni produttori cinesi e sarebbe la risposta alla decisione dell'Europa di imporre dazi ai pannelli solari cinesi: dell'11,8% a partire dal 6, per poi salire fino al 47,6% dal 7 agosto.
Una minaccia che prende corpo, quindi, per un prodotto, il vino, in crescita costante sul mercato cinese, se si pensa che solo l'incidenza del vino italiano è passata dall’1 per cento di fine anni Novanta, all’8 per cento attuale, con un volume d’affari in costante crescita che oggi sfiora gli 80 milioni di euro. Solo nell'ultimo anno le esportazioni di vino made in Italy in Cina sono aumentate del 15 per cento (dati Cia) e nel primo bimestre del 2013 la spesa per le nostre bottiglie è cresciuta del 41,5 per cento, pari a 32.596 ettolitri venduti oltre la Grande Muraglia tra gennaio e febbraio.
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