Sono 234.228 le imprese agricole guidate da donne in Italia: quasi una su tre, il 29,1 per cento.
E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati Unioncamere relativi al primo trimestre del 2013. Dopo quello del commercio è proprio il settore agricolo quello in cui la presenza femminile è maggiore.

L’ingresso progressivo delle donne nell’agricoltura italiana, nota Coldiretti, ha certamente dato un forte impulso all’innovazione con l'ampliamento delle attività come la trasformazione dei prodotti, la nascita del settore dell'agribenessere, il recupero di antiche varietà, le fattorie didattiche, gli agriasilo, la pet-therapy, l’adozione di piante e animali on line  e tante altre innovazioni.

Questa multifunzionalità, che è la caratteristica principale delle aziende agricole condotte da donne,  genera più occupazione perché sviluppa attività particolari che si affiancano a quella principale per fornire un prodotto o un servizio particolare” afferma Lorella Ansaloni, responsabile nazionale di Donne Impresa Coldiretti.
"La capacità di coniugare la sfida con il mercato, il rispetto dell'ambiente e la qualità della vita a contatto con la natura sembra essere una delle principali ragioni della presenza femminile nelle campagne - riporta Coldiretti - Un impegno che è infatti particolarmente rilevante nelle attività più innovative e multifunzionali come dimostra il protagonismo delle donne nei mercati degli agricoltori di Campagna Amica, negli agriturismi o nelle associazioni per la valorizzazione di prodotti tipici nazionali come il vino e olio".