E’ quanto denuncia la Coldiretti ad un anno del sisma nel sottolineare che, nonostante le procedure di rilevamento dei danni e gli stanziamenti dei fondi in tempi sufficientemente veloci grazie all’impegno delle Istituzioni regionali, una burocrazia frammentata tra regole e pubblica amministrazione "ha impedito che i finanziamenti, pur disponibili, raggiungessero cittadini e imprenditori in tempi adeguati alla gravità dell’evento. Paradossale, i soldi sono stati stanziati, ma non riescono ad arrivare alle imprese", si legge in una nota.
Secondo Coldiretti si è creata una situazione di stallo a causa di un rimpallo di responsabilità tra professionisti, Comuni, struttura commissariale e Regione, "con l’aggravante delle banche che procedono molto lentamente nella concessione del credito, anche se c’è la garanzia della Cassa depositi e prestiti".
Parmigiano reggiano salvato dalle vendite solidali
Il Parmigiano Reggiano è stato salvato dalla corsa all’acquisto degli italiani che hanno portato a casa per solidarietà oltre un milione di chili del prodotto che, recuperato dalle macerie dei magazzini, è diventato il prodotto simbolo del sisma con quasi 600 mila forme cadute a terra , 37 caseifici di Modena, Reggio Emilia, Mantova e Bologna danneggiati insieme a oltre 600 allevamenti.
Grazie alle vendite solidali attuate dalla Coldiretti attraverso i mercati e le botteghe di Campagna Amica e quelle attraverso le principali catene distributive, si è generata una enorme catena di solidarietà anche via internet che ha salvato dal fallimento stalle, caseifici e magazzini e sostenuto la ripresa dell’economia e dell’occupazione del territorio.
Il sisma - sottolinea la Coldiretti - ha provocato danni per circa un miliardo nelle campagne dell’Emilia e della Lombardia dove si produce oltre il 10 per cento del Pil agricolo.
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Fonte: Coldiretti