Ieri, mercoledì 8 maggio, si è tenuto l'incontro tra i rappresentanti di Commissione, Parlamento e Consiglio europei per definire il testo relativo al finanziamento, gestione  e monitoraggio la Politica Agricola Comune 2014-2020. Il capo della delegazione italiana del Ppe al Parlamento europeo e relatore della riforma della Pac, Giovanni La Via ha commentato:  “E’ nostra intenzione ridurre il numero degli organismi pagatori, portandoli da 84 a 71 in tutta l’Unione europea”.

La Via ha spiegato che i due temi principali dell'incontro sono stati il disimpegno automatico dei programmi di sviluppo rurale regionali e il ruolo delle agenzie di pagamento: "Sul primo tema abbiamo proposto la possibilità di stornare le somme inutilizzate nei Psr regionali alle regioni più virtuose dello stesso Stato membro che così non perderebbe vantaggio competitivo”. Sul ruolo delle agenzie di pagamento, La Via ne ha proposto una revisione sia sul numero, riducendoli da 84 a 71 in tutta l’Ue, sia nelle modalità operative che “dovranno essere più snelle e meno burocratiche, in modo tale da consentire agli agricoltori una procedura di accesso ai pagamenti diretti più semplificata nonché una gestione piu´trasparente ed efficiente da parte degli Stati membri”.

La Pac riveste la fetta più grande del bilancio europeo costituendo circa il 40% della spesa comunitaria. I negoziati sulla Pac procedono parallelamente a quelli per il Quadro finanziario Pluriennale. Una partita che si gioca su due tavoli e che La Via segue anche da relatore per l’esercizio finanziario del 2013. “Proseguiremo a dare battaglia per tutelare gli interessi dei nostri agricoltori - conclude - in forte sinergia con il dicastero di Via XX settembre, ma la definizione delle risorse a disposizione è un punto cruciale per definire il quadro delle trattative sulla Pac”.