Le previsioni dello studio da qui al 2016 vedono un calo dei consumi interni generali, ma dovrebbero aumentare quelli per i vini "premium". Dal 2007 al 2011 si è registrato un rapido aumento delle esportazioni soprattutto verso Germania e Regno Unito.
Un consumo in diminuzione
Il consumo di vino in Italia è arrivato a 303,12 milioni di casse nel 2011, posizionando l’Italia al terzo posto fra i Paesi consumatori di vino al mondo (vini fermi e vini spumanti). L’Italia è inoltre il secondo mercato mondiale per il consumo pro capite (52,5 litri all’anno per abitante con un’età in cui è consentito il consumo nel 2011). Il consumo di vino non arresta però la sua diminuzione da qualche anno (-2,51% tra il 2007 e il 2011); questo calo di consumi interni dovrebbe continuare tra il 2012 e il 2016 segnando -4,89%.
Il consumo di vini "premium" aumenta
Nel 2011, la quota di mercato rappresentata da vini con un prezzo superiore ai 5 dollari americani rappresentava solo l’8,4% del totale dei vini consumati in Italia. Questo segmento dovrebbe però aumentare sensibilmente da qui al 2016: lo studio Vinexpo prevede che i vini commercializzati con un prezzo tra i 5 dollari americani (3,59 euro) e i 10 (7,19 euro) per bottiglia dovrebbero veder crescere il loro consumo del 13,49% tra il 2011 e il 2016. Nello stesso periodo, il consumo di vini acquistati a più di 10 dollari americani per bottiglia dovrebbe aumentare del 23,24%.
Le esportazioni italiane aumentano rapidamente
L’Italia è il primo Paese esportatore mondiale di vino e ha visto aumentare le proprie esportazioni del 42,69% in volume e del 52,68% in valore tra il 2007 e il 2011. I primi clienti dei vini italiani restano nell’ordine Germania, Regno Unito e Stati Uniti. Le esportazioni verso i due primi Paesi sono cresciute (Germania +14,13% e Regno Unito +24,8%), mentre sono diminuite quelle verso gli Stati Uniti (-11,68%) e la Francia (-13,56%). Negli ultimi cinque anni le vendite di vini italiani in Ungheria sono aumentate passando da 4,5 a circa 11 milioni di casse da 9 litri.
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Fonte: Saloni Francesi