Lavoro, agricoltura in controtendenza: aumentano le donne soprattutto al Sud. Di questi tempi è difficile per tutti trovare lavoro, ma il tasso di occupazione cambia e di molto se è declinato al femminile: nella fascia d’età tra i 25 e i 34 anni, la più produttiva, nella media del 2012 le donne occupate nel Meridione sono pari a un 30 per cento, contro il 70 per cento del Nord.
Mentre al Sud la differenza con i colleghi maschi è di 25 punti percentuali.
Non mancano le eccezioni: l’agricoltura assiste a un processo di femminilizzazione che parte dalle giovani lavoratrici del Sud.
Lo afferma la Cia - Confederazione italiana agricoltori, in occasione del convegno “L’agricoltura delle donne. Per una nuova idea di crescita”, organizzato dalla Fondazione Nilde Iotti, a cui hanno preso parte Rossana Zambelli, direttore nazionale della Cia, e Maria Annunziata Bizzarri, vicepresidente nazionale di Donne in Campo.
            Oggi al timone di quasi un’azienda agricola su tre - ricorda la Cia - c’è un’imprenditrice, per un totale di 497.847 condotte da donne. Ma, quello che più colpisce è che la percentuale di imprese “rosa” cresce dove le cifre generali dell’occupazione femminile sono le peggiori. Se la media italiana delle donne imprenditrici nel settore è del 30,7 per cento del totale, si arriva al 34,7 per cento nelle regioni meridionali.