Diverse filiere coinvolte in una sorta di nuova rivoluzione verde: agricoltura, ambiente, pubblica amministrazione, comunicazione, i cui operatori parteciperanno al dibattito in programma a Padovafiere, a partire dalle 9 di sabato 15 settembre 2012, nell'ambito delle rispettive quattro sessioni del convegno. Saranno presentate soluzioni tecniche e opportunità grazie ai contributi di progettisti, paesaggisti, agricoltori, responsabili del verde urbano e utilizzatori professionali.
Ecco alcuni spunti per il dibattito in queste "10 idee per un'agricoltura più green":Silvio Fritegotto, agronomo professionista e organizzatore dell'evento insieme all'Onvus, Osservatorio nazionale del verde urbano e storico.
1. E' necessario un approccio olistico
Tratto dal comunicato di presentazione del convegno
"Ambiente, agricoltura, architettura sostenibile e green economy oggi concepiscono il benessere dei cittadini ed i centri urbani nel rispetto dei valori della qualità della vita e dell'ambiente, dell'eco-sostenibilità e dell'eco-compatibilità."
Pasquale Carbone
Vicepresidente L.A.Me.T.A., Libera Associazione Mediterranea Tecnici in Agricoltura
2. La difesa integrata delle colture o "Integrated Pest Management"
"E' uno dei capisaldi della Dir. 2009/128/CE, rappresenta il sistema di protezione delle colture che meglio soddisfa i requisiti dello sviluppo sostenibile e dell'agricoltura sostenibile. L’implementazione della difesa integrata è un’operazione complessa che coinvolge a livello culturale e operativo tutti gli attori della filiera. Essa prevede l'adozione (obbligatoria a partire dal 1 gennaio 2014) di tutte le necessarie ed appropriate misure per incentivare una difesa fitosanitaria a basso apporto di prodotti fitosanitari, privilegiando ogni qual volta possibile i metodi non chimici, affinché gli utilizzatori professionali di agrofarmaci adottino le pratiche o i prodotti che presentano il minor rischio per la salute umana e l’ambiente."
3. La gestione efficiente delle risorse naturali
"L'agricoltura intensiva porta ad un impoverimento della qualità dei suoli in termini di fertilità e ad un conseguente incremento del rischio di erosione. La coltivazione di colture orticole e frutticole richiede inoltre l'apporto di un ingente quantitativo di acqua per l'irrigazione, con relativa diminuzione della disponibilità della stessa. Infine per produrre frutta e verdura conforme agli standard richiesti dal mercato c'è la necessità di intervenire con molte lavorazioni agronomiche e con l'apporto di sostanze chimiche. Il suolo, l'acqua, l'aria sono dunque risorse in esaurimento che vanno preservate per garantire alle generazioni future la possibilità di poterne beneficiare. Il ruolo di noi tecnici sta dunque nel diffondere metodologie agronomiche, fisiche e chimiche innovative in grado di limitare il depauperamento di tali risorse attraverso un loro efficiente utilizzo. Un esempio potrebbe essere rappresentato dalla fertirrigazione, pratica che - se adottata rispettando le nuove e moderne tecniche - consente di limitare l'utilizzo di acqua ed allo stesso tempo di apportare sostanze nutritive alle piante e al suolo."
4. Le produzioni di qualità legate al territorio
"Ogni territorio è vocato per la coltivazione di alcune produzioni di eccellenza che, a seconda delle caratteristiche pedo-climatiche, ambientali e culturali, fanno di quel prodotto un bene unico e non replicabile in areali differenti. Compito di noi tecnici e delle associazioni impegnate nello sviluppo dell'agricoltura dovrebbe essere quello di promuovere la diffusione delle produzioni e delle tipicità locali ottenute seguendo delle best practices attente al metodo di produzione, alla tutela dell'ambiente, della biodiversità e del paesaggio rurale. Legare queste produzioni al territorio creando dei marchi di qualità e di tipicità che ne garantiscano la salubrità e la tracciabilità lungo tutta la filiera consentirebbe di valorizzare il territorio oltre a permettere al consumatore finale di conoscere la provenienza di un prodotto ed il metodo di produzione utilizzato per ottenerlo."
Domenico Mele, dottore agronomo
Presidente Associazione G.I.P.A., Giovani Idee e Proposte in Agricoltura
Sito web: gipa2008.wordpress.com
5. Maggiore interprofessionalità con il triangolo "Ambiente - Agricoltura - Alimentazione"
6. Maggiore fluidità e facile reperibilità delle informazioni di base ed avanzate sugli argomenti green
7. Creare spazi per il racconto di storie o esperienze utili alla conoscenza del mondo green.
Luigi Pennuzzi, consulente agronomico
Presidente Associazione Xilematico, Associazione fra tecnici e produttori agricoli
8. "Green" è sempre più 4 A: Aggregazione, Agricoltura, Ambiente, Alimentazione
La crisi generale (mondiale) del sistema economico impone un ripensamento: creare un sistema economico sostenibile; la "Green Economy” può essere uno dei possibili strumenti di risposta ai bisogni crescenti della popolazione, sia in termini di produzione agricola , ambientale, alimentare e di aggregazione. (AAAA)
9. "Green" è l'agricoltura multifunzionale
che valorizza la produzione agricola di qualità, l’innovazione, il rispetto dell’ambiente e la creazione di contesti di coesione sociale.
10. "Green" è attenzione ai giovani
Trasferire principi e tradizioni ai giovanissimi per una visione più attenta dell’ambiente attraverso attività educative e formative ; percorsi dei 5 sensi ( vedere, ascoltare, gustare, toccare, odorare) ecc.
Cristiano Spadoni, giornalista, coordinatore dei lavori
Agronotizie, rivista on line per l'agricoltura edita da Image Line - media partner dell'evento.
Sito web: www.agronotizie.it
11. Creare una rete di assistenza tecnica per l'agricoltura sostenibile
Si legge anche fra le righe della presentazione di Antesia, un'associazione che desidera raggiungere i propri obiettivi "creando una rete nazionale di professionisti, dipendenti di aziende agricole/agroalimentari e/o liberi professionisti (fee only) fornitori di servizi e non di prodotti, altamente qualificati, fedeli al solo principio del raggiungimento di una produzione agricola che sia remunerativa, di qualità, sostenibile, rispettosa della salute degli agricoltori, dei consumatori e dell'ambiente."
12. Più ricerca - pubblica e privata - per garantire mezzi di produzione sostenibili
Dalle macchine agricole ad emissioni ridotte, ai semiochimici, da sistemi di calcolo per apportare il giusto quantitativo di fertilizzante alle colture, all'impiego di strumenti di controllo delle avversità nel rispetto della direttiva sull'uso sostenibile degli agrofarmaci: molte aziende e istituti, da tempo, hanno intrapreso un percorso volto a soddisfare le esigenze di agricoltori sempre più attenti all'impatto ambientale della propria attività.
13. Più banda larga in campagna, per un maggiore accesso alle informazioni
Produrre in maniera sostenibile necessita di dati, previsioni del tempo, conoscenze che tramite il web possono essere distribuite capillarmente. Portare in tavola un prodotto sostenibile è possibile anche se chi coltiva ha accesso alle informazioni che servono per fare quotidianamente le scelte agronomiche e organizzative più opportune: Internet può e potrà essere sempre di più un valido strumento di supporto, se le infrastrutture informatiche ne consentiranno una maggiore diffusione.
Stefano Mengoli
Onvus - Osservatorio nazionale del verde urbano e storico
Siti web: www.stefanomengoli.it - Onvus
14. Facility management applicato al sistema verde delle città
15. Attivare un percorso di qualificazione del verde urbano
16. Buona politica per guidare gli enti locali nell’ammodernare la parte verde della città
"Sono questi i 3 temi chiave sui quali improntare una ricostruzione dei buoni intendimenti necessari per trovare le risposte in aiuto alla pubblica amministrazione ai fini di ottemperare alla missione di ottimizzare le risorse economiche, ma soprattutto condividere l'esigenza che la città italiana sta ambientalmente cambiando e quindi necessita nuove risposte per ri-ottenere confort ambientale."
Commenti
"Come associazione ci prefiggiamo di trasferire agli operatori del settore primario il nostro know-how in materia di agricoltura e del modo di fare agricoltura." Sottolinea Pasquale Carbone, vicepresidente dell'associazione Lameta.
"Agricoltura intesa come capacità non soltanto di massimizzare i profitti aziendali attraverso un'efficiente gestione delle risorse e attraverso il ricorso a strumenti e metodologie di coltivazione in grado di rendere competitive le aziende del nostro territorio, ma anche e soprattutto agricoltura intesa come salvaguardia dell'ambiente, del territorio e del paesaggio. In linea con gli obiettivi che si stanno delineando per la futura PAC 2014-2020, cercheremo di diffonderne i postulati per ottenere un'agricoltura intelligente, sostenibile ed inclusiva. Cercheremo di trasferire le nostre conoscenze in materia di applicazione di tecniche innovative di produzione in quanto sarà chiesto agli Agricoltori Europei di "produrre di più inquinando di meno", in considerazione del fatto che nel 2050 la popolazione mondiale crescerà di 2 miliardi con conseguente incremento della domanda di cibo. Considerazioni queste che in apparenza potrebbero apparire in contrapposizione con quanto dichiarato dal Commissario Europeo per l'agricoltura e lo sviluppo rurale Dacian Ciolos, secondo il quale tra le novità della nuova PAC, assumerebbe molta importanza la componente verde dell'agricoltura, il cosiddetto "greening". Questa misura, obbligatoria per ricevere i pagamenti diretti dall'UE, prevederebbe il rispetto della componente ambientale da parte degli agricoltori. Nello specifico dovranno essere assicurati:
- il mantenimento della copertura vegetale per arricchire i suoli e contrastare l'erosione;
- la diversificazione produttiva (rotazione delle colture) per ridurre il ricorso a prodotti chimici da utilizzare nel suolo;
- i pascoli e prati permanenti per favorire la biodiversità;
- il set aside ecologico per contrastare i cambiamenti climatici;
- l'agricoltura biologica o comunque rispettosa dell'ambiente e dei consumatori finali per ottenere prodotti sani e sicuri."