L'80% della produzione di pere made in Italy rischia di rimanere 'a secco'. Il terremoto in Emilia, infatti, ha danneggiato gli impianti dei consorzi di bonifica, soprattutto quella di Burana, impedendo l'irrigazione di quasi 200 mila ettari di terreno agricolo compreso tra le provincie di Modena, Ferrara e Reggio Emilia.
"E se l'impianto non verrà ripristinato in fretta - dice la la Cia - Confederazione italiana agricoltori - c'è il pericolo reale che la perdita del prodotto andrà ad allungare la già pesante lista di danni che il sisma ha inferto all'agroalimentare emiliano. Soprattutto in previsione dell'aumento delle temperature nei prossimi giorni".
Ancora una volta - sottolinea la Cia - gli effetti devastanti del terremoto in Emilia minacciano un comparto importante dell'agricoltura italiana.
Proprio tra Modena, Ferrara e Reggio Emilia si concentra la quasi totalità della produzione nazionale di pere: la William, l'Abate e la Conference sono solo le principali varietà, tutte tutelate dal marchio Igp assegnato alla 'Pera dell'Emilia Romagna'. Proprio quest'area fa dell'Italia il primo produttore europeo e il terzo produttore mondiale di questo pere, dietro Cina e Stati Uniti. L'area attualmente a secco, particolarmente vocata a questa produzione, ospita tra l'altro anche coltivazioni di pesche e nettarine, oltre che di ortivi e seminativi.
Di fronte al rischio siccità, la Cia sottolinea l'urgenza di una tempestiva messa in sicurezza degli impianti danneggiati, con interventi per ora anche provvisori, purché rapidi ed efficaci.
Il comparto frutticolo è, insieme alla vitivinicoltura, una grande risorsa agricola dell'Emilia-Romagna, che produce da sola il 17% della frutta italiana. A pochi giorni dal via alla campagna di raccolta di pesche e nettarine, inoltre, si riscontrano difficoltà nell'organizzazione della raccolta. La Cia fa sapere che oltre all'esodo degli stranieri impegnati nei campi proprio a causa del terremoto, l'altro problema è legato proprio ai crolli dei laboratori di refrigerazione, confezionamento e conservazione del prodotto.
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