Un progetto di aggregazione della rappresentanza bieticola in Italia. E' quello al quale stanno lavorando l'Associazione nazionale bieticoltori (Anb) e il Consorzio nazionale bieticoltori (Cnb) e che sarà operativo prima dell'inizio della prossima campagna di raccolta.
Obiettivo del progetto, in un momento delicato per l'economia del Paese, quello di superare tutti gli ostacoli per garantire agli operatori economici del settore la massima efficacia dell'azione di rappresentanza e la massima efficienza nell'erogazione dei servizi per le aziende associate.
"Dopo gli anni difficili del post riforma Ocm zucchero, che ha rivoluzionato il settore bieticolo-saccarifero - ha detto Mario Guidi, presidente Anb - abbiamo l'obbligo di provare a aggregare le energie positive, per consentire ad una filiera, storicamente ben organizzata, di avere certezze nella creazione di valore per gli agricoltori. Dobbiamo semplificare la rappresentanza perché non dobbiamo fornire alibi ai nostri interlocutori, i quali, spesso, giustificano il mancato impegno nascondendosi dietro le (presunte) divisioni nel mondo associativo, nelle azioni a tutela degli interessi delle aziende bieticole".
Anb dal 1917 tutela i bieticoltori in Italia e in Europa, all'interno della Cibe, l'organizzazione delle associazioni europee del settore. Attraverso una società commerciale, controllata al 100%, si gestiscono oltre 40.000 ettari tra semi oleosi e cereali.
"Il settore bieticolo saccarifero - ha dichiarato Alessandro Mincone, presidente Cnb - oggi può camminare con le proprie gambe grazie al lavoro e agli investimenti cospicui delle industrie saccarifere e delle associazioni che hanno contribuito alla stabilizzazione del prezzo delle barbabietole, attraverso la valorizzandone dei sottoprodotti. Cnb ha promosso un progetto, condiviso dall'Anb e dalle industrie, per la costruzione di impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, che hanno triplicato il valore delle polpe surpressate di spettanza dei bieticoltori, e garantito la coltivazione delle barbabietole, in questi anni nei quali non ci sono più aiuti pubblici. I risultati ottenuti, ancora in fase di consolidamento, sono stati possibili grazie alle sinergie tra le associazioni, che a questo punto dobbiamo rafforzare".
Le due associazioni, che insieme rappresentano circa l'80% dei bieticoltori aderenti alle varie associazioni bieticole italiane, per le prossime settimane hanno messo in campo un fitto calendario di lavoro, che si concluderà entro il prossimo mese di giugno con la costituzione della Confederazione generale dei bieticoltori italiani.
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Fonte: Confagricoltura