No all'Imu sui fabbricati agricoli. Sembra essere questa la parola d'ordine rimbalzata sui media in questi giorni, anche in seguito alle manifestazioni di protesta sotto alle finestre del “Palazzo”. A complicare il quadro, scrive “Italia Oggi” del 9 marzo, ci si mette anche la proroga a giugno dell'accatastamento dei fabbricati, mentre per “Il Sole 24 Ore” del giorno seguente il settore agricolo è penalizzato dagli effetti congiunti di crisi e nuove imposizioni fiscali. Che la situazione sia pesante lo scrive “La Stampa” dell'11 marzo riportando alcune valutazioni di Confagricoltura secondo la quale 500mila aziende saranno costrette ala chiusura. Una visione catastrofica che coincide con quella di Coldiretti che dal “Giornale di Vicenza” avverte la possibile chiusura di metà delle aziende a causa dell'Imu. Come se non bastasse la nuova tassa, si profila anche la possibilità di dover pagare l'Ici arretrata, pericolo scongiurato solo se i fabbricati sono catalogati al catasto come “rurali”, questo almeno è il parere espresso sulle colonne de “Il Sole 24 Ore” del 12 marzo. Che l'applicazione dell'Imu sui campi si traduca in una catastrofe per l'agricoltura ne è convinto persino il ministro dell'Agricoltura, Mario Catania che intervistato dal “Giorno” del 13 marzo fa il punto sui problemi del settore agricolo, alle prese con nuove tasse e con una debolezza contrattuale che si fatica a superare. Molti infine i quotidiani che il 14 marzo hanno dato spazio alle proteste contro le nuove tasse, a iniziare dal “Corriere della Sera” che punta il dito contro l'iniqua ripartizione dei sacrifici. Gli fa eco “La Padania” che ricorda anche le difficoltà conseguenti al caro gasolio. Dalle pagine del quotidiano cremonese “La Provincia” ancora un allarme sulla possibile chiusura di migliaia di aziende, travolte dalle nuove imposizioni fiscali.

 

Uno sguardo ai mercati

Occhio puntato sulle “manovre” del Governo, ma anche sui mercati internazionali con “Il Sole 24 Ore” che analizza le conseguenze per le coltivazioni di soia in Sud America, colpite dalla siccità. Siccità che preoccupa anche alcune zone del Nord Italia per le conseguenze sulle coltivazioni foraggere e per il frumento, come scrive il “Corriere delle Alpi” del 14 marzo. Ancora in trentino per segnalare l'articolo pubblicato da “L'Adige” dell'11 marzo sul nuovo regolamento per l'impiego di agrofarmaci in Val di Sole. Allargando lo sguardo al Sud, “Italia Oggi” del 10 marzo conferma che grazie al clima caldo e secco le produzioni di grano del Mezzogiorno sono meno soggette ad attacchi fungini e di conseguenza meno esposte alla presenza di micotossine. Di grano di qualità si parla su “Il Sole 24 Ore” che illustra i dettagli del piano Fits (filiera italiana trading seminativi) e dei finanziamenti messi a disposizione per la ricerca. Dalla filiera del grano a quella del pomodoro con la “Gazzetta di Parma” del 13 marzo che parla delle difficoltà per le trattative sul prezzo. Difficoltà anche per l'olio di oliva, scrive “Il Sole 24 Ore” nello stesso giorno, la cui filiera si dimostra incapace di “fare squadra”.

 

Ogm tra favorevoli e contrari

Si riaccendono le discussioni sui prodotti Ogm dopo le dichiarazioni del ministro per l'Ambiente, Corrado Clini che dalle pagine de “Il Sole 24 Ore” del 10 marzo invita ad una maggiore apertura alle sperimentazioni come strada per favorire lo sviluppo. Una tesi che il ministro ribadisce poi dalle pagine del “Corriere della Sera” del 15 marzo. Di Ogm si parla su “Altro Consumo” del 13 marzo che parte dalla constatazione che gli Ogm sono già presenti in numerose filiere alimentari. Per chi voglia approfondire l'argomento da altre angolazioni, suggeriamo la lettura dell'articolo a firma Antonio Pascale pubblicata sul “Corriere della Sera” dell'11 marzo che commenta le connessioni fra politica e Ogm.

 

Dal vino al Vinitaly

Sempre lusinghieri i risultati del vino italiano sui mercati internazionali e il merito, scrive “Il Sole 24 Ore” del 13 marzo, è nell'aver puntato sui prodotti di alta gamma. La competizione sui mercati internazionali si fa però sempre più aspra, come testimonia il servizio pubblicato sul settimanale “L'Espresso” in edicola il 9 marzo. E per fronteggiare la concorrenza occorrono investimenti e nuovi strumenti, come nel caso del Prosecco, che continua a mietere buoni risultati, ma per il quale si avverte la necessità di nuovi sostegni, come riferisce “Il Sole 24 Ore” del 13 marzo. E infine spazio al Vinitaly, che si aprirà a fine mese a Verona, con le anticipazioni pubblicate su “Libero” del 10 marzo e nel giorno precedente sul “Mattino” per commentare la partecipazione dei vini campani alla kermesse veronese. Del Vinitaly si parla su “Il Sole 24 Ore” del 15 marzo per evidenziare i buoni risultati raggiunti nell'export.

 

Industrie agroalimentari

Restiamo nel mondo del vino con le notizie che riguardano il mondo delle industrie agroalimentari, con il gruppo Giv impegnato a far crescere le proprie attività in Oriente. Se ne parla su “Il Sole 24 Ore” del 10 marzo, mentre il “Corriere della Sera” del 12 marzo commenta le iniziative del gruppo Ferrero e il suo piano per espandersi in India e in Cina. Novità in casa Granarolo, colosso cooperativo del latte, che ora lancia sul mercato un latte fermentato che a parere del “Corriere della Sera” del 14 marzo dovrebbe raccogliere il consenso dei consumatori musulmani. A fronte di questi marchi italiani che mietono successi molti altri sono finiti in mani straniere, come si può leggere su “Il Sole 24 Ore” del 13 marzo che valuta in 5 miliardi di euro il valore dei brand che dall'Italia sono migrati all'estero. Fra questi figura il gruppo Parmalat, ora nell'orbita della francese Lactalis, il cui rilancio non è stato ancora reso noto come denuncia “MF” del 10 marzo.

 

Stalle e commerci

A proposito di latte, dalle pagine di “Italia Oggi” del 15 marzo si commentano i dati di Agea sul possibile splafonamento della produzione di latte e delle conseguenti multe che la Ue potrebbe infliggerci. Dal latte alla carne con l'accordo siglato dal Parlamento europeo che mette fine alla guerra commerciale per la carne che andava avanti da venti anni fra Usa e Ue. Se ne parla su “La Stampa” del 15 marzo. Entrambi gli argomenti sono affrontati anche su questo numero di Agronotizie.