Quanto hanno speso le famiglie italiane per frutta e verdura nel 2011? La risposta è 13,4 miliardi di euro per un acquisto di 8,3 milioni di tonnellate di ortofrutta fresca e surgelata secondo i dati annuali dell'Osservatorio dei Consumi ortofrutticoli delle famiglie italiane di Macfrut (curato da Gfk-Eurisko).

"L'Osservatorio è uno strumento di indagine e conoscenza che ogni mese monitora la spesa degli italiani – spiega Domenico Scarpellini, presidente di Macfrut - e che abbiamo attivato per fornire un servizio a operatori e ricercatori, perché Macfrut è un punto di incontro per tutto l'anno, che vede la preparazione dei convegni alle missioni all'estero (assieme alle imprese), l'impegno per l'internazionalizzazione e quello per l'innovazione di processo e di prodotto".

L'Osservatorio indica che, rispetto al 2010, il 2011 ha segnato una leggera contrazione degli acquisti, ovvero da 8.481.373 tonnellate a 8.395.973 tonnellate, con un -1% e un piccolo incremento della spesa totale pari al +0,21% (da 13 miliardi e 376,6 a 13 miliardi e 405,6 milioni di euro).
I dati da interpretare sono un buon incremento delle famiglie acquirenti (+1,6% si raggiunge così il 99,9% del totale nuclei familiari) e il calo del 2,6% dei quantitativi comperati da ogni famiglia (346,70 kg nel 2011 contro 355,99 kg/famiglia nel 2010), che porta a un ribasso del -1,13 della spesa: ogni nucleo familiare ha speso nell'anno 2011 582,43 euro per frutta, verdura e ortaggi surgelati a differenza dei 588,11 sborsati nel corso del 2011.
Crisi, diminuzione della disponibilità economica, nuovi modelli alimentari possono essere motivi e concause che verrano approfonditi assieme a una maggior analisi dei dati a Macfrut 2012, che si terrà a Cesena dal 26 al 28 settembre.

 

Mele e patate le regine della tavola

Ritornando ai dati dell'Osservatorio dei consumi, va sottolineato che la mela, con 825mila tonnellate rimane al primo posto come frutta regina delle tavole italiane, insidiata dall'arancia che si 'ferma' a 605mila tonnellate acquistate seguita dalla banana (450mila tonnellate).
Con 722mila tonnellate, la patata (compresa la novella), è stata la verdura preferita nella borsa della spesa dei nuclei familiari italiani nel 2011, seguita dal 'classico' pomodoro (575mila tonnellate).

 

I canali di acquisto

Molto rilevante, per produttori e operatori della filiera ortofrutticola, è il monitoraggio che l'Osservatorio di Macfrut compie sui canali di acquisto.

 

Frutta fresca

L'acquisto di frutta delle famiglie italiane nel 2011 è avvenuto per il 51,4% in iper e supermercati (2010: 51,1%) e per il 6,3% in discount (6,2% nel 2010). Per la prima volta da qualche anno c'è un leggero incremento per fruttivendoli e negozi specializzati: dal 19,8% di quota valore del 2010 si è passati al 19,9% del 2011, mentre proseguono il lento calo ambulanti e mercati, che dal 21,7% del 2010 passano al 21,2% del 2011. Leggero rialzo per le percentuali delle altre forme (cash & carry, spacci aziendali, porta a porta, regalo), attestate sullo 1,2% (2010: 1,1%).

 

Verdura fresca

Anche per l'acquisto di verdura oltre la metà delle famiglie italiane nel 2011 si è rivolta alla distribuzione moderna: iper e super 51,8% (2010: 51,5%) e discount 8,1% (2010: 8,0%). La spesa fatta da ambulanti e mercati cala al 22,0% dal 22,7% del 2010, a differenza del fruttivendolo che con il 17,1% del 2011 recupera sul 17% secco del 2010. Leggero incremento anche per le altre forme di acquisto (cash & carry, spacci aziendali, porta a porta, regalo, ecc), che passano dallo 0,8% del 2010 all' 1% del 2011.

 

Ortaggi surgelati

In questo comparto ha sempre avuto grosse quote la distribuzione moderna che, per la prima volta, rallenta la sua crescita e a fronte del 77,1% sul totale della spesa di surgelati realizzato nel 2010, nel 2011 scende con iper e supermercati al 76,8%. Anche il discount ha una piccola flessione: dal 12,6% del 2010 al 12,4% del 2011. Crescono il fruttivendolo, raggiungendo quota 4,1% (2010: 3,8%), l'ambulante/mercato rionale da 0,1 a 0,2% e le altre fonti (dal 6,4% del 2010 al 6,5% del 2011).