"Continua la corsa infinita dei prezzi dei carburanti, che oggi segnano il quinto rialzo consecutivo nel giro di neppure quindici giorni". Lo afferma, la Cia, Confederazione italiana agricoltori.
"L'ennesimo rialzo ai distributori ha portato un litro di benzina a salire fino 1,841 euro, più di due volte il prezzo medio al consumo di un litro di latte UHT (80 centesimi) e addirittura cinque volte il prezzo alla stalla (35 centesimi al litro)".
Ma i raffronti con i prodotti agroalimentari si sprecano il prezzo di un litro di benzina supera il costo medio di 1 kg di arance o di 1 kg di pasta di semola di grano duro o anche di una confezione da sei di uova di gallina. Si tratta di paragoni che rendono ancora più evidente lo scombussolamento della spesa degli italiani a causa del 'caro-benzina'. Anche per gli imprenditori agricoli si tratta di una nuova stangata, il prezzo del gasolio agricolo è passato da 0,49 euro al litro di gennaio 2010 agli attuali 1,20 euro al litro dell'ultima rilevazione, con un incremento record del 150%.
"Ecco perché - osserva la Cia - è indispensabile agire al più presto. Il gasolio è uno strumento di lavoro fondamentale non solo per le serre, ma anche per tutte le altre imprese agricole. Da qui l'esigenza di provvedere con adeguate agevolazioni per evitare il collasso del settore, già gravato dalle misure della manovra".
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