La manovra “lacrime e sangue” rimbalza dalle pagine di tutti i giornali, che ne analizzano i dettagli, azzardano previsioni, commentano le scelte, chi elogiando e chi criticando a seconda del “credo” editoriale e politico di ogni testata. Non ci si aspettava nulla di diverso. Stupisce invece l'assenza dell'agricoltura. Che pure sarà coinvolta, specie a livello previdenziale, dalla “Manovra”. Ma non se ne parla, se non fra le righe. Unica eccezione il “Corriere del Mezzogiorno” che il 6 dicembre dedica un ampio articolo alla soppressione dell'Eipli, l'ente pugliese per l'irrigazione, che dopo ben 33 anni di commissariamento e di sopravvivenza verrà chiuso. Forse... Bisogna aspettare il 7 dicembre per leggere su “Italia Oggi” quali sono le conseguenze del decreto Monti sui fabbricati rurali e sui terreni. Disattenti i giornali anche su un altro importante evento, la maxitruffa scoperta dai Carabinieri del Nac sugli illeciti finanziamenti comunitari destinati alla Regione Calabria. I dettagli si possono leggere in un “comunicato stampa” dello stesso Mipaaf, ignorato però da molti quotidiani con l'eccezione de “L'Unità” del 6 dicembre che all'argomento dedica invece molta attenzione. Al più ampio tema delle frodi in campo alimentare è dedicato poi un articolo de “Il Sole 24 Ore” che ripercorre le tappe dei sequestri dall'inizio dell'anno ad oggi. E infine la scoperta di una maxi truffa nel settore dei prodotti biologici della quale si sono occupati il 7 dicembre molti quotidiani e fra questi “L'Unità” e “Il Resto del Carlino”
Barilla e Plasmon, l'inutile litigio
L'attenzione dei giornali è invece andata alla “querelle” che ha visto protagonisti due big del settore agroalimentare, Barilla e Plasmon. Se ne parla su “Il Tempo” del 2 dicembre e nello stesso giorno il settimanale economico “Il Mondo” dedica un “piccante” commento sui recenti cambi al vertici di Barilla. Della disputa fra i due “big” continua a parlare il “Corriere della Sera” del 5 dicembre e ancora il giorno seguente lo stesso “Corriere della Sera” informa che Plasmon si è vista bloccare la sua pubblicità comparativa, contestata da Barilla. E se invece di litigare sparlando chi della carne, chi dei cereali, utilizzassero le loro risorse per promuovere ancor più l'agroalimentare italiano? Ma forse è chiedere troppo.
Succede al Mipaaf
Dopo le incertezze della prima ora, e la confusione dettata dall'omonimia, al ministero dell'Agricoltura è arrivato il sottosegretario Franco Braga (non Francesco come erroneamente si credeva). L'equivoco ha suscitato i commenti dei media, in qualche caso sferzanti come quello del “Giornale” del 2 dicembre che parla di “tecnici imbranati che fanno pasticci sui nomi”. E il 3 dicembre si apprende dal “Corriere della Sera” che il nuovo segretario ha prestato giuramento, notizia che nello stesso giorno “Italia Oggi” riprende giocando, forse un po' troppo, con il nome del nuovo segretario. Al Mipaaf nel frattempo si continua a discutere di Pac e il ministro Mario Catania dalle pagine di “Italia Oggi” del 3 dicembre insiste sulla necessità di superare lo scoglio degli aiuti uguali per regione, prendendo invece come riferimento i comparti di produzione. In tema di riforma Pac, c'è da segnalare, ancora su “Italia Oggi” del 3 dicembre, l'intervento del presidente di Ismea, Arturo Semerari, che nel commentare i difetti della riforma Pac punta il dito in particolare sull'eccesso di burocrazia.
I trionfi del vino
Quasi fosse insensibile ai venti di crisi e ai problemi che assillano l'agricoltura, il mondo del vino descritto sui giornali sembra un intramontabile El Dorado. Il Moscato, riporta “La Stampa” del 4 dicembre, è arrivato a superare la soglia dei 25 milioni di bottiglie. E infine “Libero” del 6 dicembre conferma il buon andamento dell'export sebbene ci sia da registrare l'iniqua ripartizione degli utili lungo la filiera produttiva. Qualche problema c'è anche nel mondo del vino, problemi però relegati alle pagine locali, come nel caso dell'edizione del “Resto del Carlino” di Rimini, che a margine del quinto forum del settore vinicolo denuncia la scomparsa nel riminese delle coltivazioni di vite. Non decolla poi la possibile sinergia fra vino e web, come evidenzia un'indagine di Ismea sulle cantine italiane della quale si parla su “Italia Oggi” del 3 dicembre.
Quegli allevamenti sempre “in rosso”
Per un settore che va sempre bene (o quasi), un altro, quello degli allevamenti, sembra non uscire mai dall'emergenza. Così le associazioni degli allevatori, scrive “La Padania” del 3 dicembre, sono nell'eterna attesa dei finanziamenti promessi, ma mai arrivati. Mentre i consorzi di tutela dei formaggi Dop minacciano dalle pagine di “Italia Oggi” azioni clamorose se non saranno concessi gli strumenti per governare la produzione. Ma stando a quanto già anticipato il 24 novembre da “Agronotizie” il “Pacchetto latte” contiene la risposta a questo problema.