Lunedì 5 dicembre, ore 15, si terrà alla Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa la presentazione del libro 'Le antiche varietà di fruttiferi del casentino'. Il testo illustra i risultati del progetto Recupero, conservazione e valorizzazione del germoplasma frutticolo autoctono del Casentino, finanziato dall'Arsia-Regione Toscana e attuato dalla Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa in collaborazione paritetica con la Comunità montana del casentino.
La ricerca ha evidenziato, per questo territorio, un rilevante patrimonio genetico che testimonia l'elevata agro-biodiversità selezionata nel tempo dagli agricoltori locali, per rispondere alle esigenze alimentari e economiche della vita rurale del passato. Molte di queste varietà sono in grado d'adattarsi a specifici ambienti, sono resistenti alle condizioni avverse del clima e degli agenti patogeni o aventi caratteri utili a ridurre al minimo i rischi di mancato raccolto e capaci di destagionalizzare i consumi attraverso la maturazione e la raccolta scalare dei frutti sull'intero arco dell'anno. Il progetto ha permesso di recuperare e esaminare 273 accessioni, riconducibili a 47 varietà di melo, 32 di pero, 14 di ciliegio e 1 di pesco.
Lo studio non si è limitato al censimento in campo dei fruttiferi e alla loro descrizione varietale, mediante la tradizionale schedatura pomologica, ma con competenze interdisciplinari li ha caratterizzati in ambito molecolare, chimico-fisico, nutraceutico e sensoriale, senza tralasciare l'aspetto culturale.
© AgroNotizie - riproduzione riservata