Il dibattito in corso tra i giovani della Confeuro sul ruolo dei giovani come protagonisti nel lavoro delle campagne, si arricchirà prossimamente durante l'incontro che avverrà il prossimo 8 settembre. Incontro in  cui si prenderanno in considerazione soluzioni e proposte per cercare di far incontrare gli under 40 con un asfittico mondo agricolo.

Si sottolinea che sicuramente il nostro è un Paese per vecchi e ciò si verifica soprattutto per quanto riguarda le aziende agricole che vedono come titolari appena il 7% con meno di quarant'anni. Ma fortunatamente c'è l'altra faccia della medaglia. Infatti, proprio le imprese a guida giovanile si caratterizzano per una spiccata tendenza all'innovazione.

Le prospettive, dunque, non mancano anche se le difficoltà che si incontrano lungo il percorso di chi vuole fare impresa sono numerose. Ci sono problemi che vanno dall'eccessivo costo dei terreni, alla burocrazia che rende complicatissimo aprire un'azienda; dal mancato accesso al credito alla volatilità dei prezzi che impedisce la programmazione.

E nonostante tutto per i giovani imprenditori l'agricoltura rimane una seria alternativa al pozzo nero della disoccupazione. Si calcola, infatti, che nel prossimo decennio il lavoro nei campi potrebbe occupare circa 300mila unità.

Ma per ottenere tutto ciò i giovani ritengono inderogabili: una sburocratizzazione sana e mirata, una presa di coscienza da parte delle istituzioni che dovrebbero restituire all'agricoltura il ruolo che merita nel sistema Paese attraverso la facilitazione dell'accesso al credito ai giovani e alle piccole e medie imprese agricole. Per non dimenticare le agevolazioni fiscali e contributive per almeno un quinquennio per gli imprenditori che assumono under 30.

Si fa inoltre rilevare che i giovani imprenditori che operano nelle aziende agricole hanno una nuove ed innovative idee su come un'impresa debba essere condotta. In questo senso un ruolo rilevante è rivestito dalla biodiversità e dalla multifunzionalità.

Insomma le nuove generazioni hanno l'occasione, più unica che rara, di riscattarsi dall'isolamento in cui sono lentamente scivolati, appoggiandosi nel contempo all'esperienza  degli anziani la cui missione deve essere quella di supportare le nuove generazioni, non interferendo ma ponendosi come esempio morale e pratico.