Il ministro dell'Agricoltura francese Bruno Le Maire - a quanto riferisce "Le Figaro" - ha promesso che presenterà entro il 7 settembre un piano di uscita dalla crisi per i produttori ortofrutticoli francesi. In visita nei Pirenei orientali, cuore del bacino produttivo delle pesche francesi (87 mila tonnellate su una produzione nazionale di 247 mila tonnellate), il ministro ha ascoltato i produttori che lamentano una campagna 2011 pessima, caratterizzata da prezzi di vendita inferiori in media di 20 centesimi rispetto al costo di produzione e - scrive "Le Figaro" - destabilizzata "dalla concorrenza sleale della frutta spagnola o italiana". 

Secondo gli operatori del settore, questa congiuntura disastrosa ha causato perdite che superano i 60 milioni in tutta la Francia. Le Maire, in risposta a questa situazione, ha annunciato misure immediate di esonero dagli oneri fiscali e contributivi.

Fedagri: 'L'iniziativa della Francia è un esempio da seguire'

Alla buona, in certi casi ottima, qualità dei prodotti ortofrutticoli italiani corrispondono "ingenti perdite economiche e l'annullamento di qualsiasi margine di redditività". 

Lo sottolinea la Fedagri-Confcooperative, nel rilevare come "per i coltivatori di pesche, nettarine, angurie, meloni quella in corso è davvero un'estate disastrosa. Le remunerazioni sono inferiori mediamente del 30% rispetto allo scorso anno: cifre così irrisorie (0,25 euro liquidati per i produttori di pesche), da non coprire neppure i costi di produzione". 

In relazione alle misure per il comparto annunciate dal ministro francese Bruno Le Maire, Gardini afferma che "in Paesi che sono leader nella produzione di ortofrutta come il nostro e che hanno risentito come noi in maniera pesantissima della crisi è dunque lo stato ad intervenire per aiutare il comparto". 

"Le organizzazioni cooperative hanno sin dall'inizio della crisi - ricorda il presidente di Fedagri - presentato un proprio pacchetto di proposte per contrastare la difficile situazione". Secondo Gardini, "è urgente che si arrivi in tempi brevissimi ad un coordinamento degli interventi da assumere sul piano nazionale o comunitario, come un osservatorio europeo con il compito di monitorare potenziali produttivi, andamento dei prezzi, costi di produzione. Siamo pronti come cooperazione - conclude  il presidente di Fedagri - a dare il nostro contributo nei tavoli ministeriali che auspichiamo siano convocati dal ministro Romano, anche al fine di valutare misure analoghe a quelle poste in essere in Francia".