"L'annuncio della Commissione europea effettuato in sede di comitato di gestione dell'aumento delle indennità di ritiro per pesche e nettarine a 26,9 centesimi con applicazione retroattiva a partire dal 19 luglio scorso costituisce una prima risposta positiva – sebbene insufficiente – alla grave crisi del comparto" – lo afferma Paolo Bruni, presidente di Cogeca, European agri cooperatives, commentando gli esiti del comitato di gestione appena conclusosi a Bruxelles.

"Occorrerà nelle prossime settimane – ha aggiunto  Bruni – sensibilizzare le istituzioni comunitarie  per far loro comprendere che la gravità della crisi necessita di un ulteriore intervento economico; a tal fine, sarà indispensabile proseguire l'azione sinergica tra amministrazioni nazionali ed organizzazioni cooperative europee e dei singoli Paesi produttori per rilanciare la richiesta di un innalzamento delle soglie di ritiro ad almeno 30 centesimi, totalmente a carico del bilancio comunitario".